Non solo Atac, però. Le dimissioni dell'assessore lasciano in sospeso anche Ama. Dopo l'accordo con i sindacati per sbloccare il turnover nella municipalizzata dei rifiuti (per favorire così nuove assunzioni) occorreva una delibera di giunta che superasse quella di Ignazio Marino. Il documento sarebbe dovuto partire appunto dal dipartimento delle Partecipate. Ma così non è stato. E i dubbi sulla tempistica di questo valzer (il numero 19 in nemmeno due anni) rimangono. Le deleghe di Gennaro andranno, come anticipato da Il Messaggero, all'assessore al Bilancio Gianni Lemmetti. Anche su questo aspetto Raggi si è limitata a dire: « Il lavoro è stato impostato e avviato, l'obiettivo è efficientare queste società razionalizzarle e ridurne il numero».
A breve, secondo la pentastellata, «sarà possibile procedere a una progressiva eliminazione dell'assessorato». Per il passaggio di competenze a Lemmetti, ha aggiunto Raggi, «l'annuncio sarà fatto in Assemblea capitolina a breve, quando saremo pronti».
LO SFOGO
Durante la conferenza stampa di addio di Gennaro - uguali a quelle già viste di Adriano Meloni e Massimo Colomban - c'è stato spazio anche per uno sfogo. La sindaca ha definito «sciacallaggio» le ricostruzioni dei giornali, il diretto interessato ha chiosato: «Ho avuto nuove offerte di lavoro. Non c'è, come ho letto, nessuna ragione familiare, né di contrasto con la sindaca». Gennaro ha ringraziato pubblicamente tutto lo staff che ha lavorato con lui negli ultimi otto mesi: i dirigenti e i funzionari. In seconda fila a prendersi la menzione per l'ottimo lavoro svolto anche Salvatore Romeo, l'ex segretario politico della sindaca, poi allontanato dal Campidoglio dopo l'arresto di Raffaele Marra e la vicenda delle polizze, per ritornare alle Partecipate. «Se sarò io il nuovo assessore? Assolutamente no». Ha risposto così Romeo, prima di allontanarsi.
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