Terminillo, non si vive di solo sci. Serve destagionalizzare per rilanciare la stazione turistica

Terminillo, non si vive di solo sci. Serve destagionalizzare per rilanciare la stazione turistica
di Giacomo Cavoli
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Domenica 18 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - «Surreale e con profili inquietanti». Così la minoranza di centrosinistra di Palazzo di Città bolla l’impasse nel quale versa in queste settimane il Terminillo, dopo che sulle pagine de Il Messaggero i maestri di sci sono tornati ad accusare Asm di profondere pochi sforzi nell’innevamento artificiale e, in seguito, il presidente di Federalberghi Rieti, Michele Casadei ha parlato della necessità di ottenere fondi per ripensare la fruizione turistica del Terminillo, soprattutto in chiave estiva. 

Il dietro-front. Secondo Gabriele Bizzoca, capogruppo di “T’immagini”, «sul Terminillo stiamo assistendo ad una situazione surreale. Lo scorso anno, il Comune di Rieti e il sindaco Daniele Sinibaldi annoveravano come un merito dell’amministrazione la grande affluenza invernale sulla montagna innevata. Ora che invece le cose sembrano mettersi male, con la neve che non c’è e i terminillesi sul piede di guerra, il sindaco si defila - come nel suo stile - e manda avanti l’assessore allo Sport Chiara Mestichelli, la quale scarica tutte le responsabilità su Asm, di nuovo affidataria per conto del Comune alla faccia del tanto decantato bando europeo. Affermare che “la gestione degli impianti è demandata a loro” suona come un lavarsene le mani. Rimango sorpreso anche dalle parole del presidente di Federalberghi Rieti, Michele Casadei, che solo oggi - vista la mal parata - parla di “ripensare totalmente la fruizione turistica del Terminillo, soprattutto in chiave estiva”. Lo ricordavamo invece come alfiere del progetto Tsm, concepito per un turismo di sciatori e amanti della neve. Meglio tardi che mai: ma cambiare idea soltanto adesso che la realtà sta dando ragione a quelle che erano le nostre posizioni, non è un buon segnale». 

Le criticità. Per Nome Officina Politica, «l’attuale condizione del Terminillo presenta profili inquietanti». Secondo la lista di sostegno al consigliere del Psi Carlo Ubertini, «suonano come una beffa le dichiarazioni del Comune di Rieti tese a sottolineare l’esclusiva responsabilità di Asm nella conduzione della stagione invernale, quando invece da tempo la stessa amministrazione ne sbandiera l’avvenuta ripubblicizzazione.

Tutto ciò denuncia sia inadeguatezza amministrativa e gestionale, che miopia strategica: pensare che Asm, mai occupatasi del settore, con consolidate difficoltà strutturali e immersa in una complicata fase di transizione societaria, possa gestire il complesso ambito della stagione sportiva invernale, equivale a non possedere le pur minime condizioni di aderenza alla realtà. E sul piano della sostenibilità economico-finanziaria dell’operazione, il danno prodotto all’azienda, e di conseguenza al Comune, rischia di condizionare gli scenari futuri: anche su questo va misurato il management di Asm il quale, pur di compiacere l’amministrazione comunale, mette a rischio la sostenibilità della gestione aziendale. Nome Officina Politica ha indicato da tempo la necessità di lavorare per destagionalizzare la montagna – ribatte la lista civica - Fu anche in ragione di queste considerazioni che Nome appoggiò il programma del candidato sindaco Carlo Ubertini, il quale sottolineava l’esigenza di coniugare il miglioramento della fruizione invernale del Terminillo con l’impulso ad un processo di destagionalizzazione, anche attraverso l’istituzione di un parco naturale. Tale condizione offrirebbe l’opportunità di superare la gestione amministrativa della montagna oggi frammentata tra più Comuni, rendere dinamici i vincoli naturalistici esistenti a vantaggio di uno sviluppo sostenibile, armonico e diffuso, calamitando risorse importanti, soprattutto di provenienza europea».

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