Spaccio, sporcizia e degrado: i residenti del centro storico chiedono la videosorveglianza

Spaccio, sporcizia e degrado: i residenti del centro storico chiedono la videosorveglianza
di Emanuele Faraone
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Giovedì 3 Giugno 2021, 00:10

RIETI - Tira ancora forte il vento delle polemiche e dell’indignazione nel centro storico cittadino: sporcizia, criminalità, degrado, siringhe e – lamentano soprattutto i residenti della zona – un forte senso di abbandono da parte degli Enti (Polizia di Stato a parte, tengono a precisare). Ora l’appello è direttamente rivolto alla Prefettura di Rieti affinché venga autorizzata l’installazione di impianti di videosorveglianza nella zona, in particolare lungo la passerella pedonale del quartiere cittadino di San Francesco e in alcune vie divenute luogo di compravendita di sostanze stupefacenti. L’area è sempre la solita: piazza San Francesco, vicolo Barilotto, via Pellicceria, vicolo Arilaci, via del Mattonato, via del Condotto.

Siringhe ovunque. Piovono intanto le segnalazioni da parte di genitori di studenti del liceo scientifico “Jucci” per via delle numerose siringhe rivenute dopo essere state utilizzate e poi abbandonate lungo l’argine del fiume Velino in prossimità del plesso scolastico e di alcuni locali.

Alle problematiche si sommano anche altre criticità: frequenti chiusure delle strade in ingresso e in uscita - causa lavori di qualsiasi tipologia - di via Garibaldi e di via Pellicceria che hanno isolato i residenti con tutto il disagio che ne consegue per chi lavora, per le attività commerciali e per i residenti senza mai considerare, in queste occasioni, l’alternativa di interdire di altre vie.

E poi ancora interventi sul manto stradale con la solita sfoglia di asfalto la cui tenuta non supera che pochi mesi, vicoli interni con pavimentazioni disconnesse, passerella pedonale danneggiata con tappeti gommati ridotti a brandelli, erba alta e rifiuti.

Degrado urbano. Per non parlare poi delle situazioni di degrado urbano di strade e vicoli dove campeggiano, “on the road”, carrelli di supermercati, stendini per panni, cumuli di biciclette. Numerose le istanze indirizzate all’Asm e al sindaco Cicchetti rimaste ad oggi ancora inevase. La presenza degli operatori Asm è sporadica e, di fatto, mai realmente risolutiva. Lavori ed interventi sempre rimasti al palo o caduti nel vuoto anche a causa della sordità degli Enti territoriali preposti e del rimpallo reciproco di competenze e responsabilità (il Comune di Rieti fa sapere che gli interventi nell’argine del fiume Velino sono di competenza del Demanio fluviale – Regione Lazio - e tutto torna nell’immobilismo).

Le operazioni di Polizia. Poi una domanda (legittima) da parte dei residenti: «Perchè la sponda dove sono tutti i locali della movida è molto più curata della nostra sul lato San Francesco?». 
Proseguono, intanto – l’ultima soltanto nei giorni scorsi – le operazioni di polizia con arresti e fermi di spacciatori per lo più di nazionalità nigeriana trovati in possesso di eroina pronta da immettere sulla piazza di spaccio locale. Circostanze più volte segnalate dai cittadini, spesso intimiditi da una generale situazione di pericolosità sociale e disagio che da anni – nonostante denunce, istanze, segnalazioni e richieste – non sembra trovare una definitiva risoluzione. Un centro storico eccessivamente soffocato, sotto numerosi punti di vista, da tante problematiche e che vuole far sentire il suo grido di aiuto.

Movimento spontaneo. Da diversi mesi si è poi spontaneamente aggregato, sulla scia di un oggettivo stato di necessità, un movimento indipendente di residenti della zona per darsi reciprocamente sostegno e fare fronte comune alle numerose criticità venutesi a creare nel quartiere, dando così maggiore impulso ad ulteriori azioni, tutte con il mirino puntato su un unico obiettivo: quello di creare un futuro migliore e più vivibile per l’intero quartiere e la comunità locale del rione.

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