Gravina al Rieti Sport Festival: «Riaprire gli stadi? Ora priorità alle scuole, poi il calcio. Qui in passato con l'Under 21»

Il presidente Figc Gabriele Gravina intervistato da Stefano Meloccaro
di Mattia Esposito
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Giovedì 10 Settembre 2020, 18:30
RIETI - La prima cerimonia di consegna del Rieti Sport Festival è di quelle molto importanti. Sul palco dell'Auditorium Varrone è salito infatti il presidente della Figc Gabriele Gravina. Il numero uno del calcio italiano è stato premiato dal prefetto Giuseppina Reggiani, ma soprattutto ha affrontato alcuni dei temi più caldi relativi al mondo del calcio: «Abbiamo vissuto dei momenti di grandissima difficoltà, tutti noi italiani, avevamo capito però che lo sport ed il calcio potevano dare un segnale di speranza, qualcosa utile ad esorcizzare il virus».

Da qui la decisione del calcio di portare a termine le stagioni dei campionati professionistici: «Ripartire è stato un grandissimo successo, una vittoria, una battaglia vinta. Siamo stati l'unico sport di squadra ad aver portato a termine tutti i campionati professionistici, abbiamo avuto il coraggio di rischiare». 

Il tema però è anche quello della ripartenza: «A condurci dovrà essere sempre lo stesso senso di responsabilità - ha detto Gravina-, e dovremo farlo per un periodo più lungo rispetto a quello che ci ha portati verso la conclusione dei campionati. In questi mesi però abbiamo capito che i protocolli adottati hanno funzionato». 

Se nella scorsa stagione si sono portati a compimento i campionati professionistici, si va verso la ripartenza del mondo dei dilettanti: «Abbiamo circa un milione e trecentomila tesserati, chiaramente è difficile far vivere i dilettanti
in una specie di 'bolla' come fatto con i professionisti. Per questo contiamo sul senso di responsabilità dei dirigenti e dei ragazzi stessi. Noi saremo molto vigili sul fronte dell'applicazione delle regole». 

Gravina ha poi parlato della eventuale riaprertura degli stadi: «Triste vederli senza il cuore pulsante, il tifo. Ma in questo momento il Governo deve avere la priorità di riaprire le scuole, poi penseremo al calcio. Sono sicuro che se questo percorso andrà bene, piano piano le maglie delle restrizioni si allenteranno. Spero che quello che è accaduto  ci insegni a dare più peso ai reali valori della vita». 

Proprio in apertura Gravina ha confessato che per lui, quella di oggi, non è la prima volta a Rieti, visto che «è stata spesso la casa della Nazionale Under 21». 

Al termine dell'intervento sul palco la consegna del premio Rieti Sport Festival da parte del Prefetto Giuseppina Reggiani ed il libro con la storia di Rieti della Fondazione Varrone. 
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