Rieti, scuole comunali: il risiko dei fondi ai singoli istituti

Scuola Minervini
di Giacomo Cavoli
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Martedì 11 Agosto 2020, 00:58
RIETI - Scuole, un ammontare complessivo di 303mila e 616 euro, 70mila in più rispetto ai 230mila euro che il Ministero dell’Istruzione, lo scorso 17 luglio, ha accreditato al Comune di Rieti per far fronte ai soli lavori di edilizia leggera, necessari a rimodulare gli spazi all’interno degli edifici del territorio comunale che ospitano infanzia, elementari e medie. Una cifra monstre, i 303mila euro, che l’ente si è trovato davanti al termine dei sopralluoghi effettuati nelle scuole dai tecnici comunali per capire come ricavare nuovi spazi, abbattendo i tramezzi e installando pannelli per garantire il distanziamento tra gli alunni. Per coprire dunque i 303mila euro, fino almeno ai 230 mila disponibili, il Comune ha scelto di dare «priorità a quelli indispensabili per la riapertura dei plessi scolastici e ciò ha comportato la rimodulazione dei computi metrici e lo stralcio di due edifici scolastici».
Così, è finita che per l’infanzia, l’unico a beneficiare dei finanziamenti sarà il Don Giussani (7.544 euro euro), lasciando fuori i 4.172 euro necessari al Maraini. Alle elementari, resterà fuori la Matteocci di Vazia (7.443 euro), mentre resteranno inalterati i fondi per il Marconi (8.620 euro), la Minervini (70.106 euro) e la Falcone-Borsellino (11.189) e ridotti quelli per la Cislaghi (da 27.560 a 23.634 euro), Cirese (da 50.671 a 43.524) e Lombardo Radice (da 18.298 a 8.985). Delle medie, nessuna resterà fuori, ma saranno ridotti gli importi per l’Angelo Maria Ricci (da 45.167 a 12.901 euro) e per la Giovanni Pascoli (da 47.373 a 38.024), lasciando inalterati quelli per l’Alda Merini (5.468 euro).

I pulmini
Ciò che invece non potrà essere coperto con i fondi ministeriali sarà l’aumento del costo del servizio di trasporto pubblico per gli alunni, gravando così sulle casse del Comune. «È stato infatti confermato il distanziamento sociale di un metro all’interno dei pulmini che trasportano gli alunni a scuola, con l’unica eccezione per chi fa parte dello stesso nucleo familiare», spiega l’assessore ai Servizi sociali, Giovanna Palomba. Per situazioni di emergenza, «le variazioni di bilancio sono sempre possibili - prosegue Palomba - bisognerà però capire quanto inciderà l’aumento dei costi e se ci sarà una copertura sufficiente. Per questo, ho personalmente chiesto dei contributi privati per coprire queste spese».

Il giallo della commissione
Nel frattempo, i gruppi consiliari del Psi e di Rieti Città Futura hanno chiesto l’intervento della prefettura, perché dal Comune non è ancora arrivata risposta alla richiesta di convocazione, avanzata dalla minoranza il 9 luglio scorso, della commissione Affari generali, per discutere sul tema scuola. «Mi informerò e cercherò di capire se esistono problemi che hanno ritardato la convocazione della commissione - risponde a Il Messaggero il presidente del consiglio comunale, Giuliano Sanesi. - Ma la minoranza si ricordi che siamo nella settimana di Ferragosto e che in Comune siamo rimasti con due soli dirigenti».
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