LA DECISIONE
Nel 2014 la linea che passa in Comune è che il servizio debba andare a gara: «Una cosa giusta - dice Rizzetto - se non fosse che il bando è stato costruito a misura dei centri ippici, forse più interessati ai loro business che non alla reale integrazione dei ragazzi. La gara non ha avuto alcun esito, ci dicono per problemi di legittimità del bando. Intanto, ci è stato intimato di sospendere il servizio perché, contrariamente a ciò che accade in questi casi, la proroga nelle more di una gara d'appalto, per noi la consegna era fermare tutto. Siamo andati avanti, senza più contributi pubblici, ma solo con il contributo delle famiglie. Una situazione non più sostenibile». Ora, solo ora, dopo le denunce dei genitori dei ragazzi seguiti a Limiti di Greccio, il Comune fa sapere che la gara da 47 mila euro per l'ippoterapia è da ritenersi annullata perché la Asl ha ritirato i suoi fondi (23 mila euro). Più macelleria sociale di così.