Chaouqui durante l’interrogatorio ha negato di avere avuto una notte di sesso con il monsignore spagnolo, come invece sostiene lui. (“Ho solo raccolto confessioni personali sulla sfera sessuale di Vallejo, non certo la mia. Niente a che fare con un mio rapporto con lui, anche perché nella stessa stanza di albergo c’era la mamma del monsignore che dormiva”). Ha negato pure di avere passato documenti ai giornalisti Nuzzi e Fittipaldi, anche se ha informato i magistrati di essere stata testimone del “passaggio della password dei documenti della Cosea da Vallejo a Nuzzi”. In precedenza fu lei a presentare Nuzzi a monsignor Vallejo. “Nuzzi lo conosco da molti anni e lo stimo come giornalista. Da quando sono stata nominata alla Cosea non mi ha mai chiesto nulla “.
L’udienza precedente era stata caratterizzata dalla deposizione del prelato spagnolo, attualmente in cella, il quale aveva riferito in aula di avere avuto “la certezza morale che dietro Chaouqui ci fossero interessi illegittimi", ricordando anche che lei stessa, un giorno, gli aveva rivelato di essere la numero due dei Servizi segreti. Cosa che l’imputata oggi pomeriggio ha negato, ritenendo l’ipotesi “surreale”. Tuttavia ha ammesso di avere detto a Vallejo: “Ti distruggo a mezzo stampa, anche se la minaccia formulata non era finalizzata ad estorcere nulla, forse era solo frutto di un momento di rabbia. Chissà. La versione dei fatti però, tra Vallejo e la Chaouqui, resta assai distante; Vallejo temeva fortemente per la sua incolumità, convinto che dietro la giovane donna gravitasse un mondo opaco. Parallelo. Vallejo riferì anche di un pranzo organizzato dalla giovane donna con Luigi Bisignani ed un’altro con Paolo Berlusconi. Francesca Chaouqui confermando le circostanze ha però minimizzato: “Abbiamo parlato di giochi da tavolo e di magia”.
Nella deposizione fiume la donna ha rivelato anche che Vallejo Balda chiese ai servizi segreti spagnoli “di fare una indagine sulla Gendarmeria Vaticana”. Il monsignore spagnolo aveva la sensazione di essere spiato.
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