Papa Francesco, la visita nelle Filippine minacciata dal terrorismo e dal tifone

Papa Francesco, la visita nelle Filippine minacciata dal terrorismo e dal tifone
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Venerdì 16 Gennaio 2015, 09:11 - Ultimo aggiornamento: 09:13
dal nostro inviato Franca Giansoldati

MANILA - Sulla visita di papa Bergoglio nelle Filippine incombono due incognite: la minaccia terroristica e Amang, un tifone tropicale di notevole intensità, il cui arrivo è previsto tra domani e domenica.



Intanto milioni di persone fanno festa per le strade, le piazze sono piene, c'è gente lungo le transenne, in tutto chilometri e chilometri di folla, tanto che il cardinale di Manila Tagle ha ipotizzato che almeno 3 milioni siano arrivati a dare il benvenuto a Bergoglio. Il risultato è che il traffico è impazzito, ci sono state importanti strade bloccate, interi quartieri chiusi.



La visita di Bergoglio nelle Filippine è destinata a paralizzare la megalopoli fino a domenica, mettendo in crisi 12 milioni di abitanti. La febbre per l'amato “Pope Francis”, il Papa dei poveri, dilaga ovunque. Per proteggerlo dal rischio di un attentato il governo ha previsto imponenti misure antiterrorismo. Gli addetti alla sicurezza ritengono la visita papale “un incubo”. Parola del portavoce presidenziale, Edwin Lacierda. Almeno 40 mila poliziotti sono stati dislocati nelle aree interessate agli spostamenti, è stato interdetto lo spazio aereo, le telecomunicazioni oscurate. Anche se non ci sono segnalazioni specifiche, l'allerta resta al massimo per via dei precedenti storici.



Paolo VI, quando arrivò a Manila, fu accoltellato di striscio da un pazzo, mentre nel 1995, poco prima dell'arrivo di Giovanni Paolo II la polizia sventò un piano devastante: un commando legato al gruppo islamico di Abu Sayyaf doveva far saltare una bomba mentre passava la papamobile. Il fatto che Bergoglio abbia insistito per non utilizzare una macchina blindata ha complicato ulteriormente i piani della sicurezza. “Questo evento resta la più preoccupante operazione sicurezza a cui dobbiamo fare fronte. Per noi è davvero un incubo”, ha sintetizzato il generale Gregorio Catapang, capo delle forze armate del Paese.



Gli appuntamenti pubblici di Bergoglio sono diversi, alcuni prevedono celebrazioni oceaniche all'aperto, come la grande messa di domenica dove sono ipotizzate milioni di persone. Ma le incognite che incombono su questa visita non sono finite, perché a dare ulteriori grattacapi al governo c'è anche il meteo. Le condizioni meteorologiche non sono buone: è previsto l'arrivo di un tifone tropicale di forte intensità, Amang. Dovrebbe colpire Manila tra domani e domenica. Gli esperti hanno fatto sapere che si tratta di un ciclone destinato ad entrare nell'area interessata proveniente dal Giappone. La speranza è che cammin facendo possa perdere forza e intensità, altrimenti saranno guai ulteriori per tutti.