Domani entriamo nella settimana decisiva, ci saranno gli interventi, la replica dei relatori e del governo, poi finalmente si vota.
Lo afferma il premier Matteo Renzi parlando in Angola e sottolineando come le riforme istituzionali siano solo «l'inizio di un percorso di cambiamento profondo» per il Paese. «Noi con il sorriso con le labbra ma con una determinazione ferrea andiamo avanti. Se qualcuno con l'ostruzionismo vuole mettere il sasso sui binari, noi con pazienza togliamo il sasso è andiamo avanti». Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa a Luanda.
«Stiamo seguendo con attenzione sia la situazione in Medio Oriente sia in Ucraina con alcuni contatti internazionali e ora farò alcune telefonate, la prima con il presidente Hollande, che ha avuto un colloquio telefonico con Putin. Il Consiglio europeo di martedì (Affari Esteri) deve dare risposte nette e chiare». Così Matteo Renzi.
«Nei mille giorni prevediamo un aumento di un punto di pil solo lavorando sull'export. Il viceministro Calenda dice addirittura due punti». Così Matteo Renzi illustrando dall'Angola uno degli obiettivi del governo con un progetto che sosterrà nell'export 22.000 aziende.
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi era arrivato in mattinata a Brazaville, capitale del Congo Brazaville e seconda tappa del suo tour in Africa. Il premier, anche qui accompagnato da una delegazione di imprenditori italiani, ha incontrato il presidente Denis Sassou. Il Congo è secondo la Banca Mondiale tra le dieci economie più dinamiche dell'Africa con il settore petrolifero che pesa per il 75% sul bilancio e che attrae molti investimenti stranieri. L'Italia è partner storico del Congo Brazaville, secondo partner europeo dopo la Francia anche grazie alla presenza di lunga durata dell'Eni, oltre a imprese nei settori dell'ingegneria, delle costruzioni e dei servizi. Tra i due Paesi l'interscambio commerciale è di circa 420 milioni di euro nel 2013.