Il caso. Maroni ha ribadito di essere «rimasto meravigliato» del mancato invito. Una vicenda che ha spinto la delegazione della Lega Nord a non partecipare alla riunione sul tema delle infiltrazioni mafiose nell'economia del Nord anche in vista di Expo 2015. La notizia della rinuncia della Lega a partecipare è stata diffusa dal deputato leghista Angelo Attaguile e dal senatore Raffaele Volpi. «È davvero assurdo - ha spiegato Volpi - che siano stati invitati diversi rappresentanti istituzionali locali, ma non il governatore Maroni, che come anche la presidente della commissione Rosy Bindi sa bene, da ministro dell'Interno diede vita, proprio a Milano, alla sezione specializzata dedicata all'Expo del comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza nelle grandi opere pubbliche».
La polemica. «Credo che chi ha la responsabilità di fare regia» sulle questioni legate ad Expo e alla legalità «come il presidente di Regione Lombardia, che per legge è autorità garante, debba essere sentito altrimenti c'è un buco nella audizione», aveva commentato a caldo Maroni, aggiungendo: «Io sono a disposizione, non convoco io la Commissione ma mi sembra che dal loro punto di vista manchi un pezzo se non sentono il governatore della Lombardia».
Audizione a gennaio. «L'audizione del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, alla Commissione antimafia si terrà a Roma a gennaio, hanno poi concordato la Bindi e Maroni, che sarà ascoltato anche nella veste di coordinatore del comitato regionale per la trasparenza degli appalti e la sicurezza dei cantieri Expò 2015 e come presidente del tavolo Lombardia».
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