Sta nel suo letto al Gemelli il capo del governo, senza che la sua presenza stia minimamente intralciando la vita e il lavoro normale di quel Policlinico, dove lui non sembra essere un paziente molto diverso dagli altri. Ma perché prendersela con Gentiloni? Forse perché è amico di Renzi e continuatore della politica del suo predecessore, a molto inviso? Perché accanirsi su una persona - "Dovrebbe tirare le cuoia", è l'augurio circolante - che ha avuto un problema fisico, scambiandola con il simbolo del vituperato Palazzo?
La disumanizzazione dell'Italia si vede anche in questo episodio particolare che non è di rabbia sociale (sarebbe nobilitarlo) ma di collettivo delirio, per fortuna riguardante una minoranza urlante e irrispettosa di ogni criterio di civiltà a cominciare da quello della solidarietà per chi ha un malore o un malessere.
Chiunque egli sia. Se la verità spesso è post, l'odio invece è presentissimo. E fa paura.
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