Torino per la vicenda del dicembre 2010, relativa alla violazione dei sigilli alla baita abusiva No Tav di Chiomonte. Stessa condanna è stata inflitta ad Alberto Perino, carismatico leader del Movimento che si oppone alla Torino-Lione. Complessivamente sono undici le condanne inflitte: la più elevata è quella di nove mesi nei confronti del leader antagonista Giorgio Rossetto. Dieci le assoluzioni. La procura di Torino aveva chiesto per Grillo e Perino condanne a nove mesi e pene fino a un anno e mezzo per gli altri imputati.
Tra i condannati ci sono alcuni leader storici del movimento No Tav: sono Francesco Richetto (cinque mesi e dieci giorni), Nicoletta Dosio (quattro mesi), Pietro Fissore (sette mesi e dieci giorni) e Stefano Milanesi (sei mesi e dieci giorni). Quest'ultimo è noto per avere militato, negli anni '70, nel movimento Prima Linea. Dosio, invece, gestisce del circolo "La Credenza" di Bussoleno, storico ritrovo dei No Tav. Fissore è consigliere comunale a Villar Focchiardo.
L'avvocato di Grillo: valuteremo il ricorso. «Aspettiamo le motivazioni della sentenza e valuteremo se fare ricorso» dice l'avvocato Enrico Grillo, nipote e legale di Beppe Grillo.
«Giù le mani dalla Valsusa»: è il coro scandito dagli attivisti No Tav in aula dopo la sentenza. I militanti, sventolando fazzoletti con il treno crociato hanno anche urlato «Liberi tutti» scandendo i nomi dei quattro attivisti in carcere dal 9 dicembre con l'accusa di terrorismo. La protesta è durata un paio di minuti , poi i militanti hanno lasciato l'aula senza incidenti.
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