In questo modo l’Italia è diventata il primo Paese europeo in cui i bambini e gli adolescenti - non ancora maggiorenti - che sbarcano sulle nostre coste, dopo viaggi da incubo, senza avere genitori o familiari, non potranno più essere rimandati indietro poichè godranno automaticamete degli stessi diritti di protezione riconosciuti ai minori italiani o a quelli di un qualsiasi altro Paese europeo.
Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha salutato il voto della legge (passata con 375 sì, 13 no e 41 astenuti) una scelta «di civiltà per la tutela e l’integrazione dei più deboli». Un tasto dolente e delicato per il settore dell’immigrazione, visto che in Italia, secondo il Garante per l’infanzia, Filomena Albano, dall’anno scorso a quest’anno sono arrivati più di 25 mila adolescenti, la maggior parte dei quali sbarcati soli. Albano ha anticipato che le strutture di accoglienza si sono già messe al lavoro per selezionare e formare i tutori volontari, su protocolli che avranno base regionale, secondo lo spirito della nuova legge.
Il testo, approvato a Montecitorio con il sì della maggioranza e dei cinque stelle, il no della Lega e l’astensione critica di Forza Italia e Fratelli d’Italia, offre ai ragazzi immigrati soli un percorso sicuro di integrazione, grazie al sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Al compimento dei loro 18 anni il permesso di soggiorno verrà convertito automaticamente, visto che la nuova norma contempla il meccanismo del silenzio assenso da parte della pubblica amministrazione. Per quanto riguarda il rimpatrio assistito e volontario, la competenza passerà al tribunale per i minorenni.
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