Secondo un funzionario citato dall'emittente, infatti, il dipartimento di Sicurezza Interna aveva chiesto ad alcuni Paesi più esposti al rischio terrorismo di provare il rispetto di una serie di standard di sicurezza. Tra le richieste vi era appunto la consegna di alcuni passaporti per permettere agli esperti di sicurezza Usa di verificare che fossero a prova di falsificazione. A N'Dajmena però era finita la carta su cui stampare i passaporti e quindi agli americani sono state inviate delle copie dei vecchi documenti di viaggio. Questo avrebbe fatto scattare, rivelano ancora le fonti, l'ingresso del Ciad nel travel ban con la promessa però che ne sarebbe uscito una volta risolto il problema.
Un portavoce della Sicurezza Interna ha confermato a Nbc che all'agenzia non sono arrivate copie dei più recenti passaporti del Ciad, ma ha smentito che solo questo problema abbia fatto scattare le restrizioni. «Il Ciad non ha adeguatamente condiviso informazioni relative al terrorismo e alla sicurezza pubblica», ha detto David Lapan, sottolineando che gli Stati Uniti aspettano «con ansia che il Ciad sviluppi documenti di viaggio più sicuri e adotti altre misure».
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