Siria, i ribelli annunciano: «Spezzato l'assedio di Aleppo». Damasco smentisce

Siria, i ribelli annunciano: «Spezzato l'assedio di Aleppo». Damasco smentisce
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Sabato 6 Agosto 2016, 18:59 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 18:46

La Coalizione delle opposizioni siriane ha annunciato oggi che forze ribelli sono riuscite a rompere l'assedio lealista alla parte di Aleppo nelle mani degli insorti, dove 250.000 civili sono allo stremo. Ma la situazione rimane confusa, con le forze governative che affermano di avere respinto l'offensiva dei ribelli, uccidendone «centinaia». Le stime parlano solo nell'ultima settimana di 500 morti tra i combattenti dei due schieramenti. Notizie contraddittorie arrivano anche da Manbij, roccaforte dell'Isis un'ottantina di chilometri a nord-est assediata da oltre due mesi dalle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf), una coalizione di combattenti in maggioranza curdi sostenuta dagli Usa.

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) afferma che le milizie anti-Isis hanno preso oggi il controllo di tutta la città, situata sulla principale via di rifornimento dal confine turco per Raqqa, la "capitale" dello Stato islamico in Siria. Ma Servan Darwish, portavoce del locale consiglio militare, ha smentito la notizia, mentre un attivista curdo, Mustafa Bali, ha detto all'agenzia Ap che i miliziani del 'Califfatò continuano a controllare alcune aree del centro abitato, compreso l'importante quartiere nord-occidentale di Sarab. L'offensiva lanciata da alcuni giorni dagli insorti di Aleppo per cercare di rompere l'assedio ha avuto oggi come epicentro la base militare che ospita l'Accademia di artiglieria nel quartiere sud-occidentale di Ramousah. Ahrar al Sham, una delle fazioni islamiste che combattono contro l'esercito governativo e le milizie sciite libanesi di Hezbollah - appoggiati da bombardamenti aerei siriani e russi - ha affermato di essere riuscita ad impossessarsi della base e ha postato in Internet alcuni video in cui si vedono suoi combattenti all'interno della struttura accanto a mezzi militari e pezzi di artiglieria.

Un altro è mostrato in un ufficio mentre fa a pezzi una fotografia incorniciata del presidente Bashar al Assad. In altre immagini si vede un'auto-bomba guidata da una kamikaze che si dirige ad alta velocità contro le forze lealiste e poi salta in aria. Lo stesso Ahrar al Sham ha affermato che dopo la conquista della base gli insorti sono riusciti a spezzare l'assedio in atto dal mese scorso della parte est di Aleppo, nelle loro mani, ricongiungendosi con le milizie che occupano il territorio all'esterno del centro abitato. Da parte sua, il presidente della Coalizione delle opposizioni, Anas Alabdah, ha ringraziato i combattenti anti-Assad che, ha affermato, «stanno scrivendo un nuovo capitolo della storia siriana con il loro sangue». Della coalizione di ribelli che combattono i governativi fa parte anche Jabhat Fatah al Sham, l'ex Fronte al Nusra che nelle scorse settimane ha cambiato nome annunciando la sua separazione da al Qaida. Decine di civili sono stati uccisi nelle ultime settimane nei bombardamenti governativi sulla parte di Aleppo assediata, dove la popolazione è alle prese anche con la carenza di cibo, acqua ed elettricità. Sofferenze non dissimili da quelle dei residenti di Manbij. Secondo un bilancio dell'Ondus, da quando è cominciato l'assedio a questa città controllata dall'Isis, il 31 maggio, sono rimasti uccisi almeno 432 civili, dei quali 203, compresi 52 bambini, sono morti sotto i bombardamenti della Coalizione a guida americana.

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