Argentina, schiava sessuale del padre per 22 anni partorisce 8 figli: lo denuncia ma gli zii la minacciano

Argentina, schiava sessuale del padre per 22 anni partorisce 8 figli: lo denuncia ma gli zii la minacciano
di Federica Macagnone
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Sabato 9 Gennaio 2016, 17:51 - Ultimo aggiornamento: 11 Gennaio, 10:52
A 15 anni Antonia diventò la schiava sessuale di suo padre. Sua madre era appena andata via da casa, lasciando il marito e tre figli, e per lei, che era stata già violentata quando aveva 9 anni, si spalancarono le porte dell'inferno: 22 anni di umiliazioni, violenze, stupri, minacce di morte, durante i quali ha messo al mondo otto bambini, tutti figli dell'orco. Solo ora, a 37 anni, Antonia ha trovato la forza e il coraggio di raccontare tutto quell'orrore e spedire dritto in galera il padre che, dopo una caccia all'uomo durata un mese, è stato arrestato.

Appena lei lo ha denunciato alle autorità, il 56enne, noto come "Vernacho", è fuggito come l'ultimo dei vigliacchi dalla sua casa fatiscente nella provincia di Santiago del Estero, nel nord dell'Argentina, ma non è riuscito ad andare molto lontano: lo hanno preso nella vicina città di Loreto e lunedì verrà interrogato in tribunale, mentre sono stati già avviati i test del Dna per stabilire la paternità dei figli di Antonia e fugare ogni possibile dubbio.

Antonia, che è completamente analfabeta, ora chiede giustizia. E vuole che il padre, dopo averle rovinato la vita per sempre, marcisca in galera per il resto dei suoi giorni. «Da quando la mamma ci ha lasciati - ha raccontato - io sono diventata la moglie di mio padre, che già mi violentava da quando avevo nove anni. Mi picchiava in continuazione e mi inseguiva con un bastone in mano se appena mi vedeva parlare con qualche vicino di casa oppure se voleva abusare di me. E molte volte mi stuprava davanti ai miei figli. Mi minacciava costantemente e io avevo sempre paura di essere uccisa: mi diceva che mi avrebbe ammazzata se avessi raccontato a qualcuno quello che succedeva in casa. Anche ora ho paura per la mia vita e per quella dei miei figli, perché sto ricevendo minacce dai fratelli di mio padre che mi vorrebbero obbligare a ritirare la denuncia contro di lui: loro non sono per niente preoccupati per quello che è successo in questi anni, vogliono solo che ritiri la denuncia. Ma io voglio che lui marcisca in galera. Voglio che sia fatta giustizia».

In Argentina la vicenda è stata subito paragonata a quella di Elizabeth Fritzl, la ragazza tenuta prigioniera per 24 anni, fino al 2008, dal padre Josef nel seminterrato della grande casa di famiglia ad Amstetten, in Austria. Una storia, anche quella, di terrore e stupri che portarono alla nascita di sette figli e a un aborto: il padre fu condannato all'ergastolo. Ma casi orrendi come questi non sono unici. Nel 2013, negli Usa, Ariel Castro si uccise in carcere dopo essere stato condannato a una pena di mille anni per aver tenuto prigioniere per un decennio tre donne nella sua casa di Cleveland: le aggrediva e violentava in continuazione ed ebbe un bambino da una delle vittime. E nel febbraio 2014 la polizia della Repubblica Dominicana arrestò un uomo accusato di aver rapito un'adolescente e di aver concepito con lei otto figli durante i 12 anni in cui l'aveva tenuta prigioniera.
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