Un ausilio utile e a basso costo.
Il servizio carcerario russo sta valutando la proposta dell'avvocato Alexander Khinshtein, membro del partito Russia Unita – lo stesso del presidente Putin – che punta ad abbassare i costi della manodopera per i progetti relativi alla Coppa del Mondo di calcio.
«Sarà una grossa opportunità, nel senso che avremo la possibilità di acquistare i materiali di costruzione a un prezzo più basso di quello di mercato – afferma Khinshtein all'Associated Press – e, inoltre, faremo lavorare i prigionieri, il che è sicuramente positivo».
I campi di lavoro russi hanno affrontato accuse riguardo il sottopagamento dei prigionieri, forzati a lavorare anche per lunghe ore. Nel 2013 l'appena imprigionata musicista delle Pussy Riot Nadeshda Tolokonnikova era entrata in sciopero della fame per protesta contro le condizioni di lavoro nel suo campo di prigionia.
Il servizio federale penitenziario russo sta lavorando insieme a Khinshtein sulla proposta, come afferma l'avvocato, aggiungendo che saranno ascoltati presto dal parlamento.
I diritti dei lavoratori è un tasto dolente per gli organizzatori della Coppa del Mondo Fifa, sotto pressione per l'alto tasso di morti fra i lavoratori migranti in Qatar, che ospiterà i Mondiali del 2022.
Il portavoce della Fifa, Delia Fischer, contattata dall'agenzia Associated Press ha commentato: «Non abbiamo ricevuto alcuna informazione su questo argomento».
Il piano russo di riduzione dei costi della Coppa del Mondo, arriva in un momento in cui il budget di 637,6 miliardi di rubli, circa 10 miliardi di euro, è sotto stress a causa della caduta del rublo, causando l'aumento dei costi del materiale di costruzione importato.