La storia inizia pochi giorni prima del Natale scorso quando la ragazzina racconta degli abusi sessuali e dei maltrattamenti che è costretta a subire da anni tra le mura domestiche ad opera del trentunenne convivente della madre, durante l'assenza di quest'ultima.
Scattano le indagini dei carabinieri. La minore viene allontanata dall'abitazione e collocata in una struttura, affidata alle cure di personale medico e di assistenti sociali specializzati. Nel frattempo le indagini proseguono e durante una perquisizione viene ritrovata, nascosta nel terreno che circonda l'abitazione della vittima, una memoria SD per telefoni cellulari contenente un filmato, girato dallo stesso aguzzino, che non lascia dubbi sull'attendibilità della dichiarazioni della minore.