L'oscillazione dei sondaggi si completa con le previsioni di Opinium, per l'Observer, che ipotizzano il partito della premier al 45% e la principale forza di opposizione al 26. Le formazioni minori non si discostano viceversa da un 11% massimo attribuito ai Libdem dell'europeista Tim Farron e da percentuali tendenzialmente sotto il 10 per gli euroscettici dell'Ukip orfani di Nigel Farage. I Conservatori toccarono l'ultima volta il 50% nei sondaggi nel '91, sotto la guida post-thatcheriana di John Major. Mentre il Labour raggiunse un analogo risultato nel 2002, prima che Tony Blair trascinasse il Paese nell'impopolare guerra in Iraq.
A prendere per buoni i dati ComRes - e quelli di altri sondaggi locali che accreditano qualche seggio ai Conservatori persino in Scozia, terra dominata in passato dai Laburisti e poi dagli indipendentisti dello Scottish National Party - il partito di Theresa May potrebbe sperare di ottenere l'8 giugno un'affermazione paragonabile a quella che nel 1997 arrise al 'New Labour' di Blair (con 418 seggi) e una maggioranza alla Camera dei Comuni inferiore nell'ultimo secolo a quella avuta da un solo leader Tory, Stanley Baldwin, nel 1935.
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