Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha indicato il predicatore Fetullah Gulen come la mente del golpe tentato la scorsa estate.
Ma l'ipotesi di attività di spionaggio in Germania da parte dell'associazione Ditib, che coordina circa 900 istituzioni turco-islamiche in Germania e i cui imam sono scelti e retribuiti da Ankara, inquieta i politici tedeschi. «È assolutamente inaccettabile che membri del Ditib agiscano come un servizio segreto», ha detto il ministro della Giustizia Heiko Maas, «questo in Germania non va bene».
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