Francia, il terrorista Carlos "lo sciacallo" a processo dopo 43 anni per l'attentato al Drugstore di Parigi: rischia il terzo ergastolo

Francia, il terrorista Carlos "lo sciacallo" a processo dopo 43 anni per l'attentato al Drugstore di Parigi: rischia il terzo ergastolo
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Lunedì 13 Marzo 2017, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 14:53
Carlos "lo Sciacallo", uno dei terroristi più temuti e ricercati dalle polizie di mezzo mondo negli anni '70 e '80, è di nuovo sotto processo. Ilich Ramirez Sanchez, questo il suo vero nome, oggi 67enne, sta già scontando due ergastoli per una serie di omicidi ed attentati compiuti in nome della causa palestinese e del comunismo. Stamani, Carlos dovrà comparire davanti a un tribunale parigino per rispondere di un attentato compiuto nel settembre 1974 con una bomba a mano nel Quartiere Latino della capitale francese. Nell'attacco morirono due persone e altre 34 rimasero ferite. Ramirez si è dichiarato innocente e il suo avvocato, Isabelle Coutant-Peyre, ha definito il processo una perdita di tempo e di denaro a così tanti anni di distanza dagli eventi. Di diverso avviso uno dei legali che rappresentano le famiglie delle vittime, Georges Holleaux. «Le loro ferite non sono ancora guarite», ha affermato.

Carlos venne soprannominato «lo Sciacallo» dalla stampa dell'epoca, che prese spunto dal personaggio creato dal romanziere Frederick Forsyth, "il giorno dello Sciacallo", poi tradotto in immagini in un celebre film.
Nato in Venezuela, all'età di 24 anni Carlos si unì al Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp), dove ricevette il suo addestramento militare.  Pochi anni dopo, compì il suo primo attentato, contro Joseph Edward Sieff, l'allora presidente della catena di grandi magazzini britannica Marks and Spencers. Sieff, esponente di spicco della comunità ebraica londinese, riuscì a sopravvivere ad una ferita di arma da fuoco alla testa. Da allora, Carlos, autoproclamatosi «rivoluzionario di professione», è stato riconosciuto colpevole di quattro attentati dinamitardi a Parigi e Marsiglia nel 1982 e 1983, nel quale morirono 11 persone e altre 150 rimasero ferite. Venne arrestato nel 1994 a Khartoum, in Sudan, in un'operazione delle forze speciali francesi. La prima condanna da un tribunale francese giunse 20 anni fa, seguita da altre condanne nel 2011 e 2013. Se riconosciuto colpevole di omicidio anche in questo nuovo processo, Ramirez rischia il terzo ergastolo.
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