e la ragazza (di cui non è ovviamente stato fornito il nome) avevano man mano stabilito una relazione sempre più intima fino a portare Helen a baciare la studentessa nella scuola di Bromfords, a Wickford, in Gran Bretagna. Da quel giorno è stata un'escalation erotica inarrestabile. Utilizzando un'applicazione di messaggistica criptata, chiamata Telegram, le due si scambiavano foto sessualmente esplicite e messaggi hard per fare sesso virtuale, descrivendo nei dettagli quello che avrebbero fatto l'una all'altra se fossero state realmente insieme. Il tutto sotto la spinta decisiva di Helen che incitava la ragazza a inviarle foto in cui appariva nuda e le chiedeva se si stesse toccando.
Nelle motivazioni della sentenza, il giudice Jonathan Black ha ricordato in tribunale a Helen, che ha ammesso le sue colpe, di aver gravemente abusato della fiducia della ragazza. La docente aveva iniziato a lavorare alla Bromfords School - una grande scuola secondaria con oltre 1.000 alunni - nel settembre 2012. Era entrata in confidenza con la ragazza dicendole che si sarebbe potuta rivolgere a lei se avesse avuto problemi. Poco tempo dopo le disse di essere lesbica, e questo rafforzò l'amicizia: la ragazza aveva appena rotto con la sua fidanzata e con la sua migliore amica, e in quel momento Helen era praticamente la sua unica amica. Da lì in poi il loro rapporto diventò sempre più torrido. Fino al giorno in cui la famiglia della ragazza, controllando il suo iPad, trovò una serie di messaggi espliciti che non lasciavano adito a dubbi: fu contattata subito la polizia che, nel maggio scorso, arrestò Helen.
Ora l'insegnante è stata condannata a 12 mesi di carcere e dovrà pagare un risarcimento alla ragazza. Helen ha ammesso le accuse: aver fatto sesso con un minore in qualità di persona in posizione di fiducia, aver incitato un minore a impegnarsi in attività sessuale,di rendere immagini indecenti di un bambino, aver fatto foto oscene a un minore. Inoltre è stata iscritta sul registro dei reati sessuali registrati per 10 anni.