Egitto, scarcerati i figli di Mubarak, ricusati i giudici

Egitto, scarcerati i figli di Mubarak, ricusati i giudici
di Elena Panarella
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Giovedì 20 Settembre 2018, 23:36
Sono stati scarcerati Alaa e Gamal Mubarak, i figli dell’ex-presidente egiziano Hosni, di nuovo in carcere da sabato scorso nell’ambito del processo noto sui media come «manipolazione in Borsa». La scarcerazione dei due “Mubarak” e di cinque altri co-imputati è stata ordinata dalla corte d’assise del Cairo dopo che, qualche ora prima, una corte di appello aveva accettato una richiesta di ricusazione dei giudici. 

La prossima udienza davanti a un nuovo tribunale è stata fissata per il 20 novembre e gli imputati hanno potuto lasciare il carcere di Tora, alla periferia sud-est del Cairo, dietro il pagamento di una cauzione di 100 mila sterline egiziane ciascuno (poco meno di 4.800 euro). L’ex-potenziale delfino Gamal e il “businessman” Alaa sono accusati di aver lucrato illecitamente per oltre 493 milioni di sterline egiziane dell’epoca (23,7 milioni di euro al molto svalutato cambio attuale) consentendo a una società basata a Cipro di acquisire l’istituto bancario egiziano «El Watany Bank of Egypt». Ai due, nel gennaio 2016, assieme al padre era già stata confermata una condanna in un processo per malversazione di fondi destinati ai palazzi presidenziali di Mubarak ma erano stati rilasciati dato che avevano già scontato 43 mesi di custodia cautelare fino al 2015. 

Nel marzo 2017 l’ormai novantenne ex-rais aveva lasciato l’ospedale militare cairota dove aveva trascorso, da recluso, la maggior parte del periodo seguente alla rivoluzione del 2011 che aveva portato alla sua caduta e ad almeno quattro processi a suo carico. Il rilascio era seguito all’assoluzione dall’accusa di aver ordinato di sparare su manifestanti che nel 2012 gli era valso un ergastolo poi annullato.
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