Era il 1 gennaio del 2016, infatti, quando, dopo aver già offerto per legge la possibilità di avere un secondo bebè alle coppie in cui uno dei due membri era figlio unico, il Partito comunista cinese decise di estendere il diritto senza vincoli di sorta. Una decisione storica, presa con il preciso scopo di far fronte all'invecchiamento della popolazione, che sancì in pratica lo smantellamento della politica del figlio unico, portata avanti da Pechino a partire degli anni Settanta.
In un anno la rivoluzionaria svolta impressa dal Dragone ha spazzato clamorosamente i dubbi degli scettici, producendo i suoi effetti soprattutto tra le famiglie che già avevano un bimbo: come orgogliosamente sottolineato da Yang Wenzhuang, l'alto funzionario della Commissione nazionale per la salute e la pianificazione nazionale, infatti, il 45 percento delle nascite è stato determinato proprio dalle coppie con un figlio a carico.
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