Il braccio di Al-Qaeda nello Yemen ha
rivendicato ufficialmente l'attacco contro la sede del magazine Charlie Hebdo a Parigi, che ha provocato 12 morti. Lo ha riferito l'inviato di Al-Jazeera a Sanàa.
Intanto il ricercatissimo «quarto uomo», complice dei fratelli Kouachi e di Amedy Coulibaly negli attacchi terroristici della settimana scorsa, è stato identificato dagli inquirenti grazie alle chiavi di una moto trovate nel rifugio di Coulibaly, secondo quanto si apprende da Le Parisien. L'uomo potrebbe però essere già fuggito in Siria.
L'intelligence americana ha stabilito che il video di
rivendicazione dell'attentato di Parigi alla rivista Charlie Hebdo, da parte del ramo yemenita di Al Qaida, è autentico: lo ha detto Marie Harf, portavoce del dipartimento di Stato Usa.
Nel messaggio video il terrorista Sheik Nasr Ben Ben Ali al-Aanesi sostiene che al Qaida nella penisola arabà (Aqap) ha ordinato, pianificato e finanziato l'attacco di una settimana fa a Parigi sotto la guida del capo di al-Qaida Ayman al-Zawahri.
«Stiamo ancora indagando sul contenuto del video - ha precisato Harf - e su chi ha ispirato i terroristi». «Aqap è il gruppo affiliato ad al Qaida più pericoloso - ha aggiunto la portavoce del Duipartimento di stato Usa - ma anche l'Isis ed altri gruppi rappresentano una minaccia».