Una poliziotta di guardia davanti al palazzo dell'Eliseo è stata investita deliberatamente stanotte da un'auto con quattro persone all'interno. Due sono state arrestate. La donna è rimasta ferita. Il presidente Francois Hollande si è recato sul posto.
L'episodio, nel pieno del clima di tensione che si respira a Parigi dopo gli attacchi terroristici, è avvenuto dopo mezzanotte a rue du Faubourg Saint-Honorè, a pochi metri dal palazzo della presidenza. Una Clio nera che procedeva in senso vietato, è stata fermata dalla poliziotta. Stando alle testimonianze, l'auto - con quattro occupanti - ha accelerato e investito la donna in divisa, facendola finire sul tetto del veicolo, e poi si è data alla fuga. Inseguiti, il guidatore e la persona che era al suo fianco sono stati raggiunti e arrestati. Gli altri due sono in fuga. La poliziotta è stata ricoverata in osservazione, ferita al polso, al ginocchio e alla schiena.
Da parte sua, Stéphanie Weber-Boyer, delegata del sindacato della polizia, citata da Europe 1, ha spiegato che la poliziotta, 37 anni, è rimasta ferita ai polsi, alle ginocchia e alla schiena.
Funzionari dell'intelligence statunitense e francese vanno consolidando la convinzione che gli attacchi terroristici dei giorni scorsi a Parigi siano stati ispirati da al Qaida ma non direttamente sotto la sua supervisione. Uno dei due fratelli responsabili dell'attacco allo Charlie Hebdo avrebbe trascorso un breve soggiorno nello Yemen e avrebbe incontrato un leader di al Qaida.
Tuttavia gli 007 statunitensi non sono convinti che l'attacco a Parigi sia stato diretto dall'estero. Gli investigatori non credono neanche che l'uomo che ha ucciso cinque persone in altre zone della città fosse d'accordo con i due fratelli. Queste ipotesi inquadrano gli attacchi in una ondata di violenza scatenata da individui disperati con simpatie per al Qaida, l' Isis o i loro seguaci, ma che non coinvolti in una cospirazione internazionale, più facile da individuare.