Arrivano alla spicciolata gli scolari e le bambine si nascondono sotto i loro veli colorati. I militari della cellula Cimic, che si occupa di cooperazione civile e militare, guidati dal capitano Ivan Turolla del 183° reggimento paracadutisti Nembo, hanno organizzato per loro una lezione di “mine awareness”, di sensibilizzazione cioè contro gli ordigni improvvisati che potrebbero trovare lungo le strade, nascosti sotto la sabbia. Le lezioni sono state preparate dai soldati italiani e poi tradotte in dari, la loro lingua. Ad illustrare le immagini, proiettate in aula, i soldati afghani dell’Afghan National Army. Con parole semplici e disegni simpatici viene spiegato ai più piccoli di non raccogliere mai oggetti strani da terra perché potrebbero esplodere e ucciderli o ferirli gravemente.
Sono migliaia i bambini morti o mutilati, in Afghanistan, a causa di una bomba toccata o raccolta inavvertitamente. I piccoli ascoltano con attenzione. Alla fine della lezione il capitano Turolla rivolge a loro il saluto dei militari italiani. Ad attenderli, fuori dall’aula ci sono i paracadutisti del Nembo, assieme al comandante Franco Merlino, per la distribuzione degli zainetti dono del Ministero della Difesa italiano. Poi merendine e aranciata per tutti prima della festosa foto di gruppo tra soldati e bambini con le bandiere italiana e afghana a fare da sfondo.
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