Roma, corruzione per pilotare gli appalti Rai: rischio processo per 16 persone

Roma, corruzione per pilotare gli appalti Rai: rischio processo per 16 persone
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Lunedì 9 Aprile 2018, 22:15
Mazzette e regali per pilotare gli appalti relativi ai programmi di punta della televisione italiana. Uno su tutti: il Festival di Sanremo, edizione 2013. Ora, con accuse che vanno, a seconda delle posizioni, dalla corruzione alla turbativa d'asta, 16 persone rischiano di finire sotto processo. La procura di Roma ha chiuso le indagini a loro carico, atto che, solitamente, prelude a una richiesta di rinvio a giudizio. Sotto inchiesta, gli imprenditori David e Danilo Biancifiori, le cui società sono specializzate nella fornitura di gruppi elettrogeni, scenografie e regie mobili. I fratelli sono accusati di avere ottenuto lavori e servizi versando ai committenti denaro, buoni benzina e altre utilità.

I fatti contestati dalla Procura di Roma riguardano il periodo che va dal 2011 e il 2014.
Tra le persone raggiunte dall'avviso di conclusioni indagini, anche alcuni funzionari della Rai in servizio all'epoca dei fatti, come Domenico Gabriele Olivieri, che fino al 2012 era responsabile del centro di produzione Tv e dopo vicedirettore della direzione produzione tv, Maurizio Ciarnò, responsabile dell'unità organizzativa gestione grandi eventi e attività produttive estero, Stefano Montesi, responsabile delle strutture riprese esterne del centro di produzione Tv. Il provvedimento riguarda anche i dipendenti Cesare Quattrociocche, Marco Lucarelli, Fausto Carboni e Massimo Castrichella. Tra le gare finite all'attenzione dei pm di piazzale Clodio, anche quella per l'aggiudicazione delle forniture per il Festival di Sanremo del 2013.
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