Prato, giovane investito e ucciso: si costituisce il pirata della strada

Prato, giovane investito e ucciso: si costituisce il pirata della strada
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Lunedì 5 Gennaio 2015, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 21:30

Si è costituito l'investitore di Giancarlo Ravidà, 19 anni, travolto da un'auto pirata la sera di sabato scorso in via Valentini a Prato.

L'uomo, un marocchino di 28 anni, sposato con un'italiana e padre di due bambini, imbianchino di mestiere, si è presentato nel pomeriggio in questura accompagnato dal suo legale. Per lui è scattato il fermo con l'accusa di omicidio colposo e omissione di soccorso, dopo essere stato sentito dal pm Lorenzo Gestri e dal procuratore capo facente funzione Antonio Sangermano.

L'uomo alla guida della sua auto, una Audi A3, ha raccontato che la sera di sabato era insieme ad un connazionale il quale il giorno dopo l'investimento - domenica - è stato arrestato dalla polizia per una rapina consumata ai danni di un cinese a Prato.

La procura sta ora cercando di ricostruire come hanno trascorso la serata dell'incidente i due marocchini. «Il mio assistito - ha spiegato il legale, avvocato Leonardo Pugi - ha avuto paura perchè è un ragazzo molto giovane ma oggi ha deciso di costituirsi e spero che la procura tenga conto del suo racconto che evidenzia soltanto la responsabilità dell'omicidio colposo e non dell'omissione di soccorso».

L'avvocato ha anche rivelato un particolare della tragica serata in cui è morto Giancarlo Ravidà, originario di Foggia e da poco tempo trasferitosi a Prato con il padre - che è un medico - e il resto della famiglia. «Il mio assistito ha spiegato agli investigatori che si è fermato con la sua auto a pochi metri di distanza dal luogo dell'incidente, nell'immediatezza del fatto. Ha cercato di partecipare alle manovre di soccorso del ragazzo investito senza tuttavia comunicare alla polizia municipale e ai medici che era stato lui a travolgere il ragazzo».

In giornata un cugino di Giancarlo, di cui i genitori hanno deciso di donare gli organi, aveva lanciato un appello all'investitore via Facebook. «Voglio scrivere a colui o colei che ha ucciso quel ragazzo di 19 anni - ha scritto Domenico Ravidà -, sii uomo, recupera la tua umanità e costituisciti, abbi il coraggio di pagare il prezzo giusto ed ingiusto del tuo atto, abbi il coraggio di chiedere scusa e di mendicare il perdono davanti agli occhi della nonna, del padre, della sorella, degli zii, della madre che da 36 ore sono davanti a quel corpo senza vita, e che, loro, uomini coraggiosi e veri, hanno deciso di donare per dare vita e speranza ad altre persone. Recupera la tua umanità, costituisci e mendica il perdono». Il messaggio in poche ore è stato già condiviso dagli utenti di Facebook duemila volte.

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