Nuda e crocifissa, caccia al maniaco dello scotch: ha colpito almeno 7 volte

Il luogo del ritrovamento e una foto di Andrea Cristina Zamfir
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Martedì 6 Maggio 2014, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Maggio, 12:40
Sono sei o sette i casi di prostitute seviziate sui quali sta indagando la Procura di Firenze nell'inchiesta sulla donna trovata morta, denudata e "crocifissa", ieri, alla periferia della citt.

Fra i precedenti ce n'è uno avvenuto nel campo delle Bartoline, alle porte di Firenze: in quel luogo il 22 ottobre 1981 venne uccisa una delle otto coppiette vittime del mostro di Firenze.



Incubo serial killer Sui casi su cui si stanno concentrando le attenzioni degli investigatori, stavano indagando le procure di Prato e Firenze, che adesso riuniranno i fascicoli. L'aggressione più vecchia risale al 2006. In quell'occasione ci fu anche un indagato che venne però poi prosciolto. Alle Bartoline, a Calenzano, venne invece seviziata con un manico di scopa una prostituta. In quello stesso posto il 22 ottobre del 1981 vennero uccisi Stefano Baldi e Susanna Cambi: quel duplice omicidio fa parte di quelli attribuiti al mostro di Firenze. «Ci sono alcuni fatti che presentano analogie con quello accaduto ieri, li stiamo ricostruendo e per farlo andremo indietro nel tempo di almeno dieci anni. Sentiremo anche le vittime». Lo ha detto Lorenzo Bucossi, dirigente della Squadra Mobile di Firenze, parlando del caso della 26enne romena trovata morta ieri mattina sotto un cavalcavia di Firenze. Gli episodi precedenti, ha spiegato, non si sono conclusi con la morte della vittima. «Al momento non stiamo utilizzando alcun identikit - ha precisato Bucossi - Valuteremo poi se effettuarne».



Le indagini. Sono state sentite dalla polizia alcune persone vicine ad Andrea Cristina Zamfir, la giovane romena trovata morta. «Ma per ora non sono emerse dichiarazioni rilevanti», hanno precisato gli inquirenti. Sono stati sentiti anche alcuni testimoni in relazione al ritrovamento del cadavere. Nel corso della serata di ieri e della notte i carabinieri hanno eseguito alcune perquisizioni in relazione a una denuncia con un caso simile accaduto un anno fa. Nel marzo 2013 una donna italiana di 45 anni fu trovata nuda, legata con del nastro adesivo a una transenna nei pressi del cimitero di Ugnano. E secondo quanto si è appreso, le perquisizioni sarebbero proprio in riferimento a questo caso.



La pista del nastro rubato in ospedale Secondo quanto emerso, la ragazza romena è stata legata alla sbarra utilizzando del nastro da pacchi riconducibile all'Azienda ospedaliera universitaria di Careggi. In base a quanto reso noto dagli inquirenti, lo stesso nastro sarebbe stato usato anche in uno o più casi precedenti. Nella notte sono state fatte delle perquisizioni da parte dei carabinieri. Secondo quanto appreso, le perquisizioni hanno dato esito negativo: non sono stati trovati indizi. I militari hanno perquisito l'abitazione di un uomo che venne coinvolto nell'ambito delle indagini sul caso analogo avvenuto nel marzo 2013. Perquisite anche altre abitazioni da lui frequentate. Secondo quanto emerso, le perquisizioni della scorsa notte sono frutto di un'accelerazione delle indagini sulla vicenda dell'anno scorso, coordinata dal pm Luigi Bocciolini.



I vecchi casi Due uomini sono stati indagati nelle inchieste sugli episodi avvenuti in passato. Al momento non sono stati trovati legami fra i due indagati e quanto avvenuto ieri. Uno degli indagati è tra i perquisiti della notte scorsa. L'altro venne indagato per una prostituta seviziata e legata con una corda, nel 2006. L'uomo è stato prosciolto nel 2009 dal gip.




La vittima Si prostituiva a Firenze in modo autonomo Andrea Cristina Zamfir, la romena di 26 anni vittima dell'omicidio. La giovane, in Italia da alcuni anni, lavorava in strada senza far parte di un'organizzazione. Per questo motivo sarebbe difficile risalire al luogo dove è stata avvicinata dal suo cliente. Lascia una figlia piccola la ragazza di 26 anni trovata morta ieri sotto un cavalcavia a Firenze. La bambina si troverebbe adesso con l'attuale compagno della ragazza, un uomo romeno. Secondo quanto appreso, la donna viveva con l'uomo e la figlia in un'abitazione del Fiorentino. I genitori della ventiseienne, avvisati dell'accaduto, vivono in Romania.

Accertamenti sono in corso per ricostruire le ultime ore di vita della ragazza, in particolare per individuare le persone con cui è entrata in contatto nella giornata di domenica. La giovane, secondo quanto emerso, avrebbe avuto problemi di droga, ma non ha precedenti di polizia legati a questo tipo di reati. L'unico precedente di polizia a suo carico, risalente a diversi anni fa, sarebbe relativo a una violazione delle norme sull'immigrazione.
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