Milano, rapinano gioielleria extralusso in via Montenapoleone: poi scappano in bicicletta, caccia ai 3 ladri

Milano, rapinano gioielleria extralusso in via Montenapoleone: poi scappano in bicicletta, caccia ai 3 ladri
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Sabato 30 Giugno 2018, 15:04 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 10:59

Un colpo 'pulitò, senza che nessuno si facesse male, portato a termine in due minuti e con una certa discrezione. Nulla a che vedere con quella rapina spettacolare con raffiche di mitra sparate in aria che il Clan dei marsigliesi di Albert Bergamelli mise a segno il 15 aprile del 1964, sempre in via Montenapoleone - la via del lusso per eccellenza di Milano - e che passò alla storia, ma altrettanto fruttuosa, se i tre rapinatori che hanno fatto irruzione nell'assolato primo pomeriggio nell' orologeria Audemars Piguet sono riusciti ad arraffare 17 orologi i quali hanno un valore che potrebbe arrivare a un milione e 300 mila euro.
 



I malviventi si sono velocemente allontanati tra i numerosi turisti e fanatici dello shopping senza seminare eccessivo panico per raggiungere tre biciclette che avevano parcheggiato in una via vicina e far perdere, per ora, le proprie tracce. Vestiti come turisti, per non dare nell'occhio, si erano presentati all'entrata della gioielleria specializzata nella vendita di orologi di valore; si erano fatti aprire e quello armato di pistola (non si sa se vera o giocattolo) aveva puntato l'arma al collo di un dipendente intimandogli, in un italiano che tradiva l'accento dell'Est europeo, di aprire con un telecomando le teche che contenevano i preziosi di cui hanno fatto man bassa.

Poi via a gambe levate verso le biciclette per fuggire e raggiungere un luogo sicuro. Sembra che le telecamere di videosorveglianza del Quadrilatero della Moda li abbiano ripresi da via Bagutta fino a Piazza San Babila, ma gli investigatori sperano di ottenere elementi ancor più significativi anche da quelle interne all'orologeria e dalle tracce biologiche che ha lasciato il terzetto. Il modus operandi fa pensare agli agenti della Mobile che si tratti di persone che gravitano intorno a gente già conosciuta per colpi eseguiti con modalità simili, anche se talvolta più violente, ai danni di altre gioiellerie della zona.

Una delle ultime quella ai danni dei fratelli Eleuteri, in via Sant'Andrea, poco distante da Audemars Piguet.
Immagini delle telecamere e impronte digitali, incrociate con i dati dell'Interpol, portarono nel tempo alla cattura di tutta la banda entrata in azione circa due anni fa. In quel caso i componenti della banda erano serbi.

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