Ascoli Piceno, incendio doloso in stabile migranti: procura ipotizza aggravante odio razziale

Ascoli Piceno, incendio doloso in stabile migranti: procura ipotizza aggravante odio razziale
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Martedì 2 Gennaio 2018, 20:56 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 15:37
Incendio doloso aggravato dall'odio razziale. È l'ipotesi di reato per la quale la Procura di Ascoli Piceno ha aperto un fascicolo a seguito dell'incendio appiccato la notte di Capodanno a una palazzina di Spinetoli, destinata in un primo momento ad ospitare immigrati e successivamente - secondo quanto ha fatto sapere la Prefettura - ad accogliere minori stranieri non accompagnati. Il pm Umberto Monti, titolare del fascicolo, ha eseguito oggi un sopralluogo insieme ai carabinieri del Nucleo investigativo di Ascoli, del Nucleo operativo di San Benedetto del Tronto e della Stazione di Monsampolo. Sullo sfondo le proteste montate nelle ultime settimane per l'arrivo dei migranti e il sospetto della matrice politica.
Gravissimi i danni provocati alla struttura e ai mobili negli appartamenti distribuiti su tre piani. Confermata l'origine dolosa delle fiamme che sarebbero state appiccate con un accelerante, utilizzato per accendere camini e bracieri reperibile in commercio. L'intervento dei vigili del fuoco ha evitato che il rogo arrivasse alla case vicine e alle auto parcheggiate lungo via Tevere. In alcuni palazzi vicini allo stabile incendiato ci sono ancora oggi striscioni contro l'arrivo degli migranti.
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