Terremoto, Legnini: «Grave allarmismo da parte della commissione Grandi Rischi»

Terremoto, Legnini: «Grave allarmismo da parte della commissione Grandi Rischi»
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Sabato 28 Gennaio 2017, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 29 Gennaio, 18:24

Il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, ha definito «grave e dannosa che tanto allarme ha determinato nei cittadini e nelle istituzioni» l'affermazione del presidente della Commissione Grandi Rischi, il fisico Sergio Bertolucci, che sabato, in un sunto della relazione sullo sciame sismico in atto nel Centro Italia pubblicato sul sito della Protezione civile, ha fatto accenno alla possibilità di nuovi terremoti di magnitudo tra 6-7, creando panico nelle popolazioni.

In un'intervista al Messaggero, Legnini aveva sottolineato come sia necessaria una maggiore responsabilità da parte delle Procure: sull'argomento è in arrivo una circolare. 


L'organo scientifico consultivo della Presidenza del Consiglio è in questi giorni oggetto di polemiche anche per l'uso, da parte del presidente Bertolucci, dell'espressione «effetto Vajont» per descrivere il rischio in caso di forti scosse nelle zone vicine a una delle dighe del lago artificiale di Campotosto, dov'è in atto una fitta sequenza: espressione che ha provocato le dimissioni in polemica del vice presidente della Cgr, Gabriele Scarascia Mugnozza. Legnini ha citato questa circostanza nella relazione pronunciata nella cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in corso di svolgimento all'Aquila, in particolare nel passaggio riferito al processo alla Grandi rischi che il 30 marzo 2009, cinque giorni prima della tragica scossa, si riunì all'Aquila per esaminare lo sciame in atto da mesi. Il tribunale dell'Aquila ha condannato i sette componenti a 6 anni di carcere con l'accusa di omicidio colposo per aver sottovalutato il rischio sismico e falsamente rassicurato la popolazione che, in conseguenza di ciò, non prese le precauzioni abituali, per esempio, uscire di casa dopo una scossa forte. In Appello all' Aquila (presidente del collegio l'attuale presidente della Corte, Fabrizia Francabandera), sei dei sette imputati sono stati assolti con la eccezione dell'allora vice capo della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis, condannato a 2 anni, verdetto poi confermato in Cassazione.

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