Cinquantenne si dà fuoco a San Pietro
Gravi ustioni sul 50% del corpo

Cinquantenne si dà fuoco a San Pietro Gravi ustioni sul 50% del corpo
di Marco De Risi
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Giovedì 19 Dicembre 2013, 10:01 - Ultimo aggiornamento: 20 Dicembre, 08:34

E' ricoverato in gravi condizioni al Sant'Eugenio l'uomo di 51 anni, romano della Garbatella, che oggi si dato fuoco alle 9 in piazza San Pietro.

In pochi attimi si è trasformato in una torcia umana. Provvidenziale l’intervento di due agenti dell’Ispettorato Vaticano che hanno spento le fiamme con una coperta e un estintore, aiutati anche da un sacerdote gesuita che stava andando al lavoro in Vaticano. E' stato portato d'urgenza all'ospedale Santo Spirito e più tardi trasferito al Sant'Eugenio. Le sue condizioni sono subito apparse gravissime.

A spingere l’uomo a darsi fuoco sarebbe stata una forte depressione causata, fra l’altro, anche dalla mancanza di lavoro. Aveva lavorato come ambulante ma ultimamente non riusciva a trovare un impiego. Nella sua giacca lasciata in piazza San Pietro gli agenti hanno trovato un biglietto che indica le motivazioni del gesto: «Sono stanco e non ho un lavoro».

«Il paziente è in prognosi riservata - spiega Piera Spada, direttore sanitario del Sant'Eugenio - Presenta ustioni estese, di terzo grado, su una superficie corporea del 48-50% localizzate prevalentemente sugli arti nella parte superiore, volto, torace e dorso, e su una piccola area sulle cosce». Anche i due agenti che hanno spento le fiamme si sono fatti medicare all'ospedale per problemi di respirazione e ustioni alle mani.

Sullo stesso biglietto sul quale ci sono scritte le motivazioni del gesto è anche annotato il numero di telefono della figlia. L’ambulante era separato da anni con la moglie che lavora in una ditta di pulizie in un ospedale della Capitale. Fra i due c’erano stati dissapori ma che risalgono a parecchio tempo fa. Le telecamere della Sicurezza di San Pietro hanno ripreso il drammatico tentato suicidio che è accaduto nel colonnato vicino a piazza Pio XII.

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