MENU
Il messaggero
ACCEDI ABBONATI

NOTIFICHE NEWSLETTER ABBONAMENTI
LOGOUT
LEGGI IL GIORNALE
Primo Piano > Cronaca
  • CORONAVIRUS
Trending Topic
  • HOME
  • Sezioni
    • Politica
    • Italia
    • Mondo
    • Vaticano
    • Economia
      • News
      • MoltoEconomia
      • Welfare
      • Risparmio
      • Borsa Italiana
      • Borsa Esteri
      • Etf
      • Fondi Comuni
      • Valute
    • Obbligati a Crescere
      • Economia
      • Welfare
      • Mobilità
      • Donna
    • Spettacoli
      • Cinema
      • SerieTV
      • Musica
      • Eventi
      • Giorno & Notte
      • Trovafilm
    • Sport
      • Calcio
        • Serie A
        • Mercato
        • nazionali
        • Champions League
        • Europa League
        • Serie B
        • Dilettanti
        • News
      • Formula 1
      • Moto
      • Tennis
      • Basket
      • Rugby
      • Altri Sport
      • Statistiche
    • Gossip
    • Persone
    • Blog
    • Social
    • Animali
    • Alimentazione
    • Televisione
    • Libri
    • Scienza
    • Tecnologia
      • MoltoFuturo
    • PC
    • Scuola
    • Motori
      • Costruttori
      • News
      • Anteprime
      • Prove
      • Speciali
      • Motorsport
      • Dueruote
      • Economia
      • Sicurezza
      • Ecologia
      • Eventi
      • Normative
      • Interviste
      • Storiche
      • Sharing
      • Pneumatici
      • Commerciali
      • Nautica
      • Video
      • Foto
    • Moda
    • Donna
      • MoltoDonna
      • Mind The Gap
    • Salute
      • Focus
      • MoltoSalute
      • Medicina
      • Bambini e Adolescenza
      • Benessere e Fitness
      • Prevenzione
      • Alimentazione
      • Storie
    • Viaggi
      • Grandi Viaggi
      • Italia
      • Mondo
      • Hotel & Ristoranti
      • Speciali
      • Weekend
      • News
    • Casa
    • Ultimissime
  • Edizioni Locali
    • Roma
      • News
      • Politica
      • Eventi
      • Spettacoli
      • Senza Rete
      • Roma Segreta
    • Viterbo
    • Rieti
    • Latina
    • Frosinone
    • Abruzzo
    • Marche
    • Umbria
  • Multimedia
    • Video
      • Cronaca
      • Politica
      • Mondo
      • Roma
      • Vaticano
      • Sport
      • Società
      • Gossip
      • Tech
      • Spettacoli
      • Cultura
      • Motori
      • Salute
      • Viaggi
      • Moda
      • Mind The Gap
      • Animali
      • In vista
      • Adnkronos
      • Webinar
    • Foto
      • Roma
      • Italia
      • Mondo
      • Spettacoli
      • Cultura
      • Persone
      • Sport
      • Moda
      • Mind The Gap
      • Salute
      • Viaggi
      • Tecnologia
      • Gossip
      • Motori
  • Servizi
    • Smart City
      • Trasporti
      • PRONTO SOCCORSO
      • QUALITÀ DELL’ ARIA
      • FARMACIE
      • TRAFFICO
    • Meteo
    • Oroscopo
    • Sondaggi
    • Abbonamento
    • Necrologie
  • Network
    • Il Mattino
    • Corriere Adriatico
    • Il Gazzettino
    • Quotidiano di Puglia
    • Leggo
    • Roma Giorno & Notte
    • Caltagirone Editore
    • Piemme
    • Guida allo Shopping

Dall’Ilva alla Tap/Il prezzo che paghiamo alla politica dei veti

Articolo riservato agli abbonati
17 Dicembre 2017 di Romano Prodi (Lettura 4 minuti)
  • 25

L’allarme per lo scoppio del metanodotto che dall’hub di Baumgarten in Austria porta il gas dalla Russia all’Italia è durato fortunatamente le poche ore che sono state necessarie per ripristinare l’impianto.

Un incidente tutto sommato modesto che ha suscitato tuttavia polemiche feroci di carattere per lo più strumentali ma che, in ogni caso, ci obbliga a riflettere sulla vulnerabilità del nostro sistema energetico dipendente per l’insieme delle fonti per oltre il 75% dalle importazioni ma nel caso del metano per oltre il 90%, contro una media europea del 70%. 
A sua volta il gas naturale copre intorno al 35% del nostro fabbisogno energetico. Una quota che si colloca al di sopra della media degli altri paesi sia per l’assenza di centrali nucleari che per la capillare rete di metanodotti che, a partire dell’immediato dopoguerra, si è progressivamente estesa alla quasi totalità del paese. Nonostante gli enormi incentivi ricevuti il contributo delle nuove rinnovabili (pur collocandoci tra i paesi più virtuosi in questo campo) resta infatti marginale e resterà minoritario per ancora molti anni.

Andremo quindi ancora a gas per un lungo periodo di tempo. Questa risorsa fondamentale ci arriva per oltre il 40% dalla Russia e per il 27% dall’Algeria, mentre la quota fornita dalla Norvegia, attraverso l’Olanda, è già al di sotto del 10% ed è in continua diminuzione. 

Minori arrivi dalla Libia, un paio di impianti di rigassificazione e la decrescente produzione interna – nonostante la possibilità di aumentarla in modo consistente - provvedono al resto della domanda. Dipendiamo quindi soprattutto ( e sempre di più ) dalla Russia che non solo è il nostro maggior fornitore ma lo sarà anche in futuro, date le sue enormi riserve e la rete di metanodotti che, dalla Siberia, arriva a noi attraverso l’Ucraina, la Slovacchia e l’Austria.
<HS9>Se il guasto austriaco si fosse prolungato a lungo avremmo certamente avuto seri problemi, soprattutto in questa stagione, all’inizio dell’inverno ed in un periodo particolarmente freddo. Il pericolo ai nostri rifornimenti non deriva tuttavia da eventuali incidenti tecnici, in genere di breve durata e ai quali fanno facilmente fronte i robusti stoccaggi che, più che nella maggior parte degli altri paesi, sono prudentemente immagazzinati nei nostri giacimenti esauriti.

Al momento dell’incidente potevamo contare su 17 miliardi di metri cubi di scorta su un totale di 70 miliardi di consumo annuale. Possiamo essere quindi abbastanza tranquilli di fronte a incidenti di breve durata ma non certo a possibili tensioni politiche o alla necessità di un completo rifacimento di interi gasdotti. Il problema della diversificazione delle fonti di approvvigionamento si ripropone quindi come assolutamente primario. L’obiettivo sarebbe a portata di mano se fosse messa in atto una politica energetica effettivamente europea fondata sulla diversificazione e sulla messa in comune, in uno spirito di solidarietà, delle infrastrutture esistenti.

Solo per fare un esempio, la Spagna possiede già oggi la maggior capacità di rigassificazione europea, superiore ai 60 miliardi mc, utilizzata solo per meno del 20% ma sinora indisponibile ai partners europei per la mancata realizzazione di un gasdotto che veicoli il gas attraverso la Francia, che ora dovrebbe essere realizzato dalla nostra Snam. Un livello minimo di prudenza, almeno per i lunghi anni che ci separano da un’adeguata diffusione delle energie rinnovabili, ci obbliga quindi a diversificare maggiormente le fonti di provenienza del gas, con una particolare attenzione agli arrivi nel sud del Paese, in coerenza con la decisione politica da tutti condivisa di fare del Mezzogiorno il punto d’approdo delle risorse energetiche aggiuntive. Un gasdotto (chiamato TAP, Trans Adriatic Pipeline) che dal Caspio, dall’Azerbaijan, deve arrivare in Puglia è la proposta più concreta e ravvicinata di cui disponiamo.

Ormai in avanzata fase di costruzione negli altri paesi di transito, il gasdotto è progettato per portare poco meno di dieci miliardi di metri cubi di gas all’anno, che possono essere raddoppiati in caso di un adeguato aumento della domanda. Si tratta di un investimento sostenuto da capitale interamente privato, passato attraverso il vaglio di infiniti processi di approvazione da parte di tutte le autorità nazionali ma che trova ormai da anni un’opposizione locale alimentata da spinte irrazionali che non hanno alcun riscontro con la realtà e che sono state volutamente alimentate in occasione dell’incidente avvenuto in Austria. Tutto questo nonostante il fatto che da molti decenni abbiamo nel nostro paese migliaia di chilometri di metanodotti ai quali il TAP si allaccerà appena arrivato sulle coste pugliesi.

Una rete di metanodotti che ha dimostrato parametri di sicurezza e modalità di rispetto dell’ambiente che non hanno confronto con nessun altro sistema di rifornimento energetico. A questo si aggiunge il fatto che gli anni di dissennata contestazione hanno contribuito a diffondere all’estero l’idea che in Italia, ma soprattutto nel mezzogiorno, non sia possibile fare nulla. Credo che sia ora di dimostrare che questo non è vero, nel rispetto di tutte le regole e di tutte le garanzie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
DALLA STESSA SEZIONE

Riace, arrestato il sindaco simbolo dell'integrazione: nozze combinate per...

Spread, Di Maio: «Rialzo colpa dei commissari Ue. Aggressione preventiva, non...

Nobel della Fisica ai pionieri del laser: dopo 55 anni vince una donna

Imprenditrice leccese sfugge a un'aggressione: «Furia inspiegabile, mai...

Molesta una bambina davanti alla stazione: nordafricano pestato dai parenti della...

Governo, il Def spinge Lega e 5 stelle: la popolarità dell'esecutivo sale...

«Togliete i giochi dall'Happy Meal». La bizzarra richiesta di un...

«I miei sogni si sono infranti», l'ultimo post su facebook: si...

Indonesia, assalto ai negozi: la polizia spara in aria. Soccorsi lenti, nuova scossa...

PRIMA PAGINA DI OGGI
prima pagina
Leggi il giornale su tutti i tuoi dispositivi
ACCEDI ORA

COMPRESE NEL TUO ABBONAMENTO

Riaperture: bar, ristoranti, palestre, cinema. Ecco le possibili date e le nuove regole

Vaccini Roma e Lazio, elenco centri aggiornato: prenotazioni (Pfizer in esaurimento), numeri e app

Vaccini, l'Australia blocca l'acquisto di Johnson & Johnson e frena su AstraZeneca: «Casi di coaguli»

Covid, Boris Johnson choc: «Con la fine del lockdown inevitabili più casi e morti». Merkel: stretta urgente

Zona gialla, quando riaprono bar, ristoranti, palestre e piscine? Ipotesi coprifuoco alle 23.30. A giugno si torna allo stadio

Roberto Speranza può perdere il ministero: Draghi insegue la discontinuità

SCELTE PER TE

Principe Filippo, quando scriveva a Diana: «Non riesco a concepire un uomo sano di mente capace di tradirti»

Covid, regole in spiaggia per l'estate 2021: fasce orarie, ombrelloni distanziati, cabina monofamiliare

Roma, assalto dei ladri a una gioielleria di via Frattina. Il proprietario posta il video: «Ora basta, chiudo»

LE PIù LETTE

Denise Pipitone, rivelazione a Pomeriggio 5: nuova foto di una bambina in un campo nomadi in Slovacchia

AstraZeneca, Rita dalla Chiesa parla dei vaccini a Domenica in e scoppia la polemica sui social: ecco cosa ha detto

AstraZeneca, ragazza di 26 anni ricoverata a Milano: «Trombosi». Due settimane fa il vaccino

Covid Italia, bollettino oggi 12 aprile 2021: 9.789 nuovi casi e 358 morti, tasso di positività al 5,2%

Bianca Guaccero positiva al Covid conduce Detto Fatto da casa: «Mai abbassare la guardia»

Principe Filippo, il commovente ricordo di William e Kate: «Veniva a prendere i nipotini in carrozza»

Pfizer, anziana muore tre ore dopo il vaccino. Era guarita dal Covid, esposto in Procura: «Perché l'inoculazione?»

Ucraina, Nato alla Russia: «Ritiri subito le truppe». Biden a Putin: «Allentare le tensioni»

AstraZeneca, «nesso con trombosi possibile». L'Aifa ai medici: vigilate sui sintomi dei vaccinati

0 commenti
COMMENTA
COMMENTA LA NOTIZIA - NOME UTENTE
  • ULTIMI INSERITI
  • PIÙ VOTATI
0 di 0 commenti presenti
Nessun commento presente
© 2021 Il MESSAGGERO - C.F. e P. IVA 05629251009
CALTAGIRONE EDITORE | IL MATTINO | CORRIERE ADRIATICO | IL GAZZETTINO | QUOTIDIANO DI PUGLIA | LEGGO | PUBBLICITÁ
CONTATTI | Privacy Policy | Cookie Policy | Informazioni legali

Preferenze cookie