Cuneo, villetta degli orrori: nasconde cadavere della consuocera, la scoprono dopo morta

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Martedì 29 Ottobre 2013, 19:31 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 15:02
CUNEO - L'hanno trovata seduta su una poltrona, mummificata, una mano sulle ginocchia, l'altra come a impartire la benedizione. Era morta chiss da quando, forse da anni, Graziella Giraudo, 68 anni, e non in viaggio all'estero come credevano a Borgo San Dalmazzo, in provincia di Cuneo. La macabra scoperta nella villetta che per un certo periodo aveva condiviso con la consuocera, Rosa Giraudo, anche lei 68 anni, morta giovedì scorso in quella casa che in paese hanno già ribattezzato «la villetta degli orrori». «Sembra la trama di un film horror», è la battuta più gettonata per le vie del piccolo centro della Valle Vermegnana, quasi al confine tra Piemonte e Francia.



«Sembra impossibile che certe cose succedano nella propria città, in una comunità dove tutti si conoscono», sono le parole con cui il sindaco, Gian Paolo Beretta sintetizza lo stupore della cittadinanza per questa strana fine della 'santona'. Così veniva chiamata Graziella Giraudo: leggeva le carte e dava consigli a chi si presentava in quella villetta. Poi più niente, partita per un viaggio all'estero e mai più rivista. Fino, appunto, al ritrovamento in quello sgabuzzino. A chiamare i carabinieri i figli delle due donne, marito e moglie, che abitano da anni vicino alla casa delle rispettive madri.



Con loro anche l'ex marito e l'altro figlio di Graziella 'la santona'. Secondo i primi esiti dell'autopsia eseguita oggi pomeriggio, all'ospedale di Cuneo, dal medico legale Mario Abrate, incaricato dalla procura che ha aperto un'inchiesta al momento contro ignoti, la donna potrebbe addirittura essere morta da anni. Sulle cause del decesso bisognerà invece attendere gli esiti delle analisi istologiche e tossicologiche, anche se l'esame esterno non mostra segni evidenti di traumi. Resta l'interrogativo sui motivi di quella macabra presenza nell'appartamento. «Escludiamo, per il momento, che si sia trattato della classica truffa per continuare a riscuotere la pensione dell'anziana, perchè a quanto ci risulta non percepiva alcun sussidio», spiega il tenente colonnello Roberto Gonella, comandante del reparto operativo dei carabinieri di Cuneo, mentre in paese circolano ipotesi, supposizioni e pettegolezzi, tutti da verificare.



Come quello secondo cui il corpo venisse mostrato a chi era solito rivolgersi alla 'santona' da viva. E che avrebbe continuato a porre domande, e desideri, a quel corpo ormai mummificato.