Mamma uccide il figlio di 11 anni e tenta il suicidio dopo lite con il marito che la tradiva

Daniela Falcone
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Lunedì 3 Marzo 2014, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 12:17
Ha ucciso il figlio di 11 anni, Carmine De Santis, con un paio di forbici e poi ha tentato di suicidarsi, Daniela Falcone, di 43 anni, ma stata salvata dalla polizia. Ricoverata in ospedale, stata sottoposta a un intervento chirurgico.



La donna si era allontanata insieme al figlio da sabato scorso da Rovito dopo essere andata a prendere il bambino a scuola. Ci sarebbe un litigio con il marito per una relazione che quest'ultimo avrebbe avuto con un'altra donna all'origine della decisione di Daniela Falcone di fuggire con il figlio, Carmine De Santis, di 11 anni. La lite tra moglie e marito, secondo quanto si è appreso dagli inquirenti, sarebbe andata avanti per tutta la notte tra venerdì e sabato scorso. L'uomo, secondo quanto si è appreso, avrebbe anche confessato che, durante la relazione, l'altra donna sarebbe rimasta incinta. Dopo aver litigato per tutta la notte con il marito, sabato mattina Daniela Falcone ha deciso di recarsi a scuola e di prendere il figlio, insieme al quale si è allontanata recandosi nella zona della Sila. Il marito della donna, secondo gli inquirenti, quando ha denunciato la scomparsa della moglie e del figlio ha subito raccontato del litigio avuto nella notte precedente. La donna è ora ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cosenza e le sue condizioni sono molto gravi. Gli agenti della squadra mobile di Cosenza attendono che le sue condizioni migliorino per poter sentire la donna, che dovrà ricostruire l'accaduto.





LA RICOSTRUZIONE

L'uomo si è subito allarmato ed ha denunciato la scomparsa della moglie e del figlio ai carabinieri, facendo scattare così immediatamente le ricerche. Secondo quanto è emerso dai primi accertamenti, la donna, assieme al bambino, si sarebbe diretta, a bordo della sua piccola utilitaria di colore giallo, verso Camigliatello Silano. Prima però avrebbe fatto rifornimento, un piccolo rabbocco essendo il serbatoio della sua auto quasi pieno, in una stazione di servizio lungo la strada che conduce sull'altopiano. Successivamente sarebbe arrivata ai familiari una segnalazione che dava i due nella zona di Magaro, sull'altopiano silano, nelle vicinanze di Camigliatello. A nulla sono valse, però, le continue telefonate sul cellulare della donna. È stata una notte interminabile per il marito e per i familiari della donna e del bambino, che vivono a Rovito, il paese in cui furono fucilati i fratelli Bandiera. Daniela Falcone è descritta, da quanti la conoscono, come una persona equilibrata e proprio parenti e conoscenti della donna non sanno darsi una ragione di quanto è accaduto.



LE TESTIMONIANZE

La speranza di tutti era che la vicenda potesse concludersi positivamente nel più breve tempo possibile. Le ricerche avviate dai carabinieri, che si sono avvalsi anche dell'ausilio di un elicottero che ha setacciato anche le zone di montagna, non avevano dato alcun esito.
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