L'azione del commando armato sarebbe stata studiata con attenzione. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il portavalori è partito dal deposito Battistolli assieme a un altro furgone di scorta. Sono stati intercettati attorno alle 8.15 sulla tangenziale da tre auto, due Lancia e un'altra vettura modello station wagon, che hanno fermato gli obiettivi creando un blocco. Dalle auto sono scesi in 4, tutti armati di fucile e - secondo quanto raccontato dalle vittime - apparentemente italiani.
Hanno costretto l'autista del mezzo di scorta a girarsi di traverso per fermare il traffico, intanto hanno aperto il portellone del portavalori con una fiamma ossidrica e dopo aver preso i gioielli hanno tentato di dar fuoco a una delle Lancia (che però non si è incendiata).
Infine sono scappati sulle altre due auto in direzione di Rho Fiera. Lungo la strada avrebbero lanciato chiodi sull'asfalto. Non si registrano feriti a parte un leggero choc per le guardie giurate.
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