Zingaretti insiste sul Mes: «Via bandierine M5S, ora serve un piano nazionale Sanità»

Zingaretti insiste sul Mes: «Via bandierine M5S, ora serve un piano nazionale Sanità»
di Stefania Piras
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Venerdì 23 Ottobre 2020, 13:24 - Ultimo aggiornamento: 15:19

Il Mes serve, insiste il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Non servono «le bandierine del M5s», dice. Il segretario apre la direzione del partito ricordando l'esito positivo delle elezioni e facendo la classifica di chi sta meglio e peggio dopo il voto. In cima c'è il Pd, poi il governo e al terzo posto: «le forze che lo sostengono», soluzione unica in cui impacchetta gli ex compagni di viaggio di Italia Viva ma anche il Movimento 5 stelle

In virtù di questo successo elettorale il segretario tira fuori, di nuovo, la carta Mes e detta la linea al governo. E qui, Zingaretti, parlando da governatore della Regione Lazio disegna una situazione problematica: «Siamo entrati in una nuova fase critica che ci impone serietà e concretezza. Il livello di stress non solo economico ma anche psicologico della popolazione è altissimo». 

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Il Mes

«Anche se il Mes fosse solo risparmio sugli interessi si avrebbero circa 300 milioni l'anno, tre miliardi in dieci anni. Una cifra significativa. Ecco perché noi, a partire dal ministro Gualtieri, riteniamo utile accedere a questa linea di credito. Al Mes si può inoltre accedere più rapidamente del Recovery e probabilmente a tassi di interessi più bassi. Occorre una discussione franca e con chiarezza: se ci fosse in futuro una discussione sui tassi d'interesse il vantaggio sarebbe ancora maggiore e più evidente», dice il segretario parlando del Mes. «Si è sviluppata intorno al Mes una discussione molto accesa, forse eccessivamente aspra e in alcuni casi non fondata su basi reali. Il confronto non può essere ideologico come pretenderebbe il M5s, non ci possono essere bandierine inamovibili di partito». «Occorre una discussione franca e con chiarezza.

Il governo presenti al più presto al tavolo per il programma di legislatura un progetto da concordare con le regioni italiane per avere la migliore sanità del mondo», dichiara chiedendo un Piano per la sanità. 

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Capitolo alleanze 

«Tentare ovunque l'alleanza» di centrosinistra e con i partiti di governo per le comunali, c'è «la necessità di provarci: ma non mi riferisco alcun modo a baratti nazionali, a geometrie di vertice, a candidati decisi in modo verticistico dall'alto. Tutto dovrà venire dai territori e tenere conto delle situazioni locali. Siamo di fronte a una battaglia civica: massimo spazio alle energie dei territori e richiesta di svolgere con intelligenza e apertura questa funzione dirigente», afferma Zingaretti in direzione Pd parlando delle comunali del 2021. «Dobbiamo costruire candidature solide e vincenti e costruire un progetto politico coraggioso che dia respiro all'Italia per i prossimi anni», sottolinea. Una posizione che strizza l'occhio all'idea di alleanze che piace anche a Luigi Di Maio. Nella mozione che presenterà agli Stati Generali Di Maio parlerà di «alleanze programmatiche per avere nuovi Sindaci e Presidenti di Regione M5S, così come ci hanno chiesto gli iscritti - ricorda - nella votazione di questo agosto (dopo 11 anni governiamo 45 Comuni su 8000 e zero Regioni su 20. È ora di cominciare a correre, possiamo fare molto di più)». 

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