Tra i temi discussi, oltre alla Brexit, anche l'Italia, Paese sul quale la famiglia socialista pone «grandissima attenzione» ma anche «tantissime aspettative», con «la voglia di rivedere una forza di centrosinistra combattiva, che aiuti l'Italia ad uscire da questo periodo drammatico». Tra i leader socialisti non manca però anche «preoccupazione» sulla situazione economica dell'Italia, Paese «importantissimo per lo sviluppo europeo», che «invece segna una situazione di stallo o addirittura di passi indietro sull'occupazione».
Conversando con i giornalisti il segretario dem annuncia che alle elezioni europee sarà presentata una «bellissima lista, ricca, aperta alla società, alle esperienze migliori delle forze europeiste, soprattutto con un taglio di richiesta di radicale rinnovamento dell'Europa». Obiettivo è porre al centro l'Europa, che però «deve cambiare». Ma «la vera competizione è con la Lega?», chiedono i reporter. «Sì», replica Zingaretti, ma anche «la possibilità di indicare all'Italia un'altra strada che garantisca più lavoro, più sicurezza, più sviluppo fondato sulla sostenibilità». Poi la messa in guardia dal rischio che alle europee possano vincere «i nazionalisti, i capipopolo, che difendono solo i loro paesi». In quel caso «l'Italia ci rimetterà, perché saremo isolati».
Infine la frecciata a Matteo Salvini: è uno che «cavalca i problemi, ma non li risolve e visto che ci campa con i problemi degli italiani sospetto che non li risolverà mai».
Complimenti a Zingaretti dai premier spagnolo, portoghese e greco, Pedro Sanchez, Antonio Costa e Alexis Tsipras. Secondo quanto si è appreso Tsipras sarebbe rimasto colpito dalla grande partecipazione alle primarie, così come Costa e Tsipras hanno sottolineato quanto il rilancio del Pd sia una buona notizia per tutte le forze progressiste europee.
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