Via al congresso di FdI: due nomi in campo per guidare Roma

Sabato e domenica all'Eur si deciderà chi tra i meloniani sarà al vertice della federazione provinciale della Capitale. I candidati sono Milani e Perissa

Bandiere di FdI
di Federico Sorrentino
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Venerdì 22 Marzo 2024, 21:51

Non ci dovrebbero essere sorprese nel congresso romano di Fratelli d'Italia che si apre domani a Roma, fino a domenica. Salvo intese in extremis, saranno due i candidati in corsa per diventare il nuovo leader del partito in città. Dopo settimane di appelli e incontri per cercare di trovare una candidatura unitaria si passerà dunque per la conta interna. Da una parte Marco Perissa, considerato vicino alla leader Giorgia Meloni e al suo entourage; dall'altra Massimo Milani, sostenuto dal vicepresidente della Camera Fabio Rampelli. 

I due sfidanti

Milani, 56 anni, oggi deputato, ha guidato il partito romano per anni. Segretario amministrativo dal 2014 e coordinatore locale dal 2016, fu sollevato dall'incarico nel gennaio del 2023. Al suo posto arrivò nelle vesti di commissario Giovanni Donzelli, un fedelissimo della premier. Marco Perissa, 41 anni, pure lui oggi deputato, dirigente sportivo e tra gli animatori di Atreju, è stato invece responsabile di Azione universitaria e coordinatore dei giovani di FdI. La sua è una candidatura sostenuta anche dall'asse Arianna Meloni - Francesco Lollobrigida, uno dei molti ministri attesi. Presente anche il governatore laziale Francesco Rocca mentre il primo cittadino Roberto Gualtieri - che ha concesso una deroga al traffico ai tesserati FdI in occasione della domenica ecologica - interverrà per un saluto. 

«Nessuna corrente»

La federazione romana di FdI conta 40mila tessere - la più nutrita in Italia - un quarto degli iscritti nazionali.

L'appuntamento è dunque importante ma non solo per i numeri della sezione più corposa del primo partito italiano. La decisione è ritenuta infatti strategica per traghettare il partito verso la riconquista del Campidoglio nel 2026 con la candidatura a sindaco di una personalità credibile e vincente, capace di riscattare la debacle di Enrico Michetti nel 2021. Rampelli non ha mai voluto sentir parlare di spaccature interne al partito bollandole come "invenzioni giornalistiche. Non c'è alcuna competizione nazionale, siamo tutti meloniani". Il suo - sostiene - è un punto di riferimento in una città piena di consiglieri comunali e regionali, e non una corrente. Il suo appello all'unitarietà dei giorni scorsi è però caduto nel vuoto. 

Secondo la consigliera capitolina Francesca Barbato, l'unitarietà a priori "non è necessariamente un valore, un sano dibattito tra sensibilità differenti aiuta la crescita senza appiattire gli animi". L’avvio del congresso è fissato per le 9.30 di sabato con l'inizio del dibattito, i lavori saranno presieduti dal capogruppo al Senato Lucio Malan. Le votazioni potrebbero cominciare già nel pomeriggio a interventi ancora in corso. Poi domenica sera la proclamazione. 

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