Trump, il Mes, Ucraina e Rai, ecco quali sono i nodi politici che dividono il Pd e il M5s

Dopo che ieri il M5s ha annunciato che non parteciperà al sit-in del Partito Democratico sulla riforma Rai, i toni si sono alzati nel fronte di opposizione. Ecco quali sono gli altri temi che vedono in contrasto i partiti Conte e Schlein

Trump, Ucraina, Mes e Rai, tutti i temi politici che spaccano il fronte di Conte e Schlein
di Monica De Chiari
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Mercoledì 31 Gennaio 2024, 15:28 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 17:07

Trump, il Mes, l'Ucraina e ora la Rai. Tutti temi che vedono il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle in disaccordo. Si tratta di tutti precedenti per i quali i rispettivi leader Elly Schlein e Giuseppe Conte si sono sempre solo punzecchiati senza però perdere mai l'occasione di mostrare le loro differenze. Adesso dopo l'annuncio da parte di Conte che il M5s non parteciperà al sit-in voluto dal Partito Democratico sul tema della riforma Rai, gli animi tra i due partiti di opposizione si sono accesi come non accadeva da un po'. Ma la questione Rai è solo la punta dell'iceberg, sono molte le battaglie politiche che Conte e Schlein non condividono.

Biden o Trump

Tra le più recenti c'è anche la scelta (a quanto pare diversa) tra chi si preferirebbe vedere alla Casa Bianca nelle vesti di presidente degli Stati Uniti.

Per i dem la scelta è chiara e molto facile, ovviamente Biden. Per Conte a quanto sembra la scelta non è altrettanto scontata e il Pd l'ha notato. "E' incerto (Conte) su chi scegliere tra Biden e Trump, ma sulla Rai ha una posizione molto chiara» commentavano ieri fonti dem. Il riferimento è alla sostanziale equidistanza mostrata dal leader M5s in tv da Fabio Fazio, alla domanda su chi preferirebbe tra l’attuale presidente americano e il suo predecessore (e aspirante successore). «Trump e Biden hanno due approcci ideologici completamente diversi, uno potrebbe essere più vicino alla sfera progressista e l’altro no. Però per esempio sulla guerra potrebbero invertirsi le cose, quindi non ha senso che mi metta a fare il tifo per l’uno o per l’altro", aveva affermato Conte. Un’ambiguità già emersa, tempo fa, di fronte alla richiesta di scegliere tra Macron e Le Pen in Francia e su cui il responsabile Esteri del Pd, Peppe Provenzano, è lapidario: «Trump ha attentato alla democrazia ed è la negazione di ogni valore progressista", dice, "Se Conte non sa scegliere tra lui e Biden vuol dire che non ha risolto il nodo della natura politica del M5s». Per il Partito Democratico è la dimostrazione di una smarcatura netta di Conte da posizioni progressiste, molto più vicine alla destra che alla sinistra. Ma il duello interno alle opposizioni è molto più ingarbugliato.

La guerra in Ucraina

A non vedere Schlein e Conte allineati c'è anche la questione della guerra in Ucraina, in particolare il nodo se continuare o meno a inviare aiuti militari al paese. La posizione in merito di Giuseppe Conte la conosciamo bene, il M5s si è sempre detto contrario all'invio di armi all'Ucraina. Il Partito Democratico ha sempre parteggiato per una soluzione diplomatica del conflitto, a pensarla così in primis, è proprio Elly Schlein. Nonostante questa apparente comunanza di intenti, in occasione delle votazioni parlamentari sulla proroga degli aiuti umanitari all'Ucraina, il Partito Democratico decide di astenersi alla mozione del M5s proprio sullo stop all'invio di armi, bloccandone così l'approvazione. Un'occasione più che ghiotta per il M5s di mettere in discussione gli equilibrismi tra i due potenziali alleati, ancor di più perché ormai il partito di Conte si è intestato la battaglia contro l’invio delle armi e adesso ha la possibilità di sconfessare la linea diplomatica fin qui sostenuta dal Partito Democratico.

Il Mes

Se si parla di votazioni, a rendere le cose più difficili c'è anche il Mes. L'ultima comparsa in aula del Meccanismo europeo ne ha visto l'ennesima bocciatura, ma questa volta con la complicità del M5s. ll Partito Democratico, con Più Europa, Azione e Italia Viva votano a favore della ratifica, Alleanza Verdi e Sinistra si astiene. E' Il Movimento 5 Stelle a votare contro, insieme a Lega e Fratelli d'Italia. A chi chiedeva in quell'occasione alla segretaria dem se si poteva ancora parlare di una federazione tra Pd e M5s la numero uno del Nazareno preferiva non rispondere.
Un insieme di tessere che se si guarda al passaggio di ieri sulla Rai, non lascia ben sperare se l'obiettivo è ancora quello di un gioco di squadra o persino un'alleanza tra i due partiti. Se il faro è sempre quello di creare un fronte unito contro il governo Meloni, c'è da chiedersi se questo possa bastare a tenere Conte e Schlein uniti quando i principali temi politici non lo fanno. Se questa è la strada ormai imboccata, il rischio è quello di vedere le due maggiori opposizioni diametralmente opposte.  

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