"Non sono sobri". E' il governo dell'etilometro dunque, che dopo aver fatto saltare il rapporto deficit-pil promette per gli anni a venire di tenere bassa la gradazione del debito. Ed è sempre la stessa maggioranza gialloverde che racconta di radical chic pronti a brindare (champagne o prosecco?) se dovesse arrivare il cigno nero.
Eppure, basta ricordare la mitica sfida a distanza tra "Luigi" e "Matteo" lo scorso aprile al Vinitaly. «A Di Maio offrirei uno 'Sforzato' - replicò a distanza il leader della Lega - perché si deve sforzare a fare qualcosa di più".
E poi ancora: "Io un bicchiere di vino lo berrei con tutti - dice Salvini - sono gli altri che devono decidere che tipo di vino bere». Ma questo in Italia, in Europa un'acqua tonica può bastare.
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