Meloni, Mario Sechi nuovo capo dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi: ecco chi è

La scelta, dopo una lunga ricerca, è caduta sull'attuale direttore dell’agenzia di stampa Agi

Meloni, Mario Sechi nuovo capo dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi: ecco chi è
di Mario Ajello
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Mercoledì 1 Marzo 2023, 18:58 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 13:40

Stava diventando un problema ma adesso il problema è risolto. E’ quello di chi guida le relazioni tra Palazzo Chigi e gli organi d’informazione. La scelta, dopo una ricerca che stava diventando troppo lunga, è caduta in seguito a vari stop and go su Mario Sechi, attualmente direttore dell’agenzia di stampa Agi. Sarà lui dal 6 marzo a Palazzo Chigi il Capo dell’Ufficio stampa e delle relazioni con i media. Aveva bisogno Giorgia Meloni di razionalizzare questo delicatissimo comparto. A chi stamane gli ha parlato, lui diceva: «Aspettate un po’, è fatta ma sarà Giorgia a comunicarlo». E così è andata. 

C’era il vice capo ufficio stampa, Fabrizio Alfano, a sua volta di provenienza Agi, e in più la squadra di comunicatori diretta da Giovanna Ianniello - storica portavoce e amica della leader di Fratelli d’Italia, e resterà portavoce - ma adesso lo staff si arricchisce e il personaggio - Sechi - è di ottima qualità e conosciuto da tutti nel circuito mediatico.

Non sarà portavoce ma capo ufficio stampa e però tutti nell’ambiente sanno che sarà molto ma molto influente.  

Ci sono voluti quattro mesi per individuare questa figura apicale del team a Palazzo Chigi. Sechi, c’è chi lo chiama affettuosamente Marione, sardo doc e molto sperimentato nel mestiere, ha lunga dimestichezza di questioni politiche, e sa come comunicarle. Non proviene dall’inner circle di Giorgia, non deriva da Fratelli d’Italia e soprattutto è sul campo da tanto tempo, fin da quando guidava la redazione politica di Panorama e anche da prima. Era al Giornale come capo della redazione romana, poi sarebbe diventato direttore de Il Tempo. Ora guida l’agenzia di stampa Agi, oltre a essere conosciuto come personaggio della tv.  «Se parlate con i giornalisti, sappiatelo fare. Molti di loro, ed è inutile che ve lo ricordi, non ci amano», ha detto più volte la premier ai suoi collaboratori. Ora l’interlocutore di molti giornalisti sarà proprio Sechi. Anche se già nei Palazzo ci si chiede: quanto durerà Marione? Magari tanto, al contrario di altri comunicatori negli attuali ministeri che subito hanno tolto mano o per problemi personali o per problemi professionali. 

Il problema Chigi è stato che si è avuta finora una comunicazione un po’ macchinosa. Basti pensare alla vicenda delle accise a cui Meloni ha dovuto riparare inventandosi gli Appunti di Giorgia. Ora comunque un portavoce ufficiale ancora non c’è e non ci sarà, visto che Sechi è capo ufficio stampa e Ianniello coordinatrice della comunicazione istituzionale. In un governo a trazione Eni-Descalzi l’arrivo di Sechi - dall’agenzia dell’Eni - non stupisce nessuno, al netto ovviamente dell’assoluta capacità giornalistica del prescelto. Sechi andrà a lavorare a fianco, tra gli altri, di Patrizia Scurti, che della premier è la segretaria particolare, il braccio destro e sinistro, il direttore amministrativo ma anche molto di più: la consulente e la problem solver. E insomma, oltre a Scurti, a Fazzolari, a Ianniello, a Alfano e al sottosegretario Mantovano, la macchina operativa a strettissimo contatto con Meloni si arricchisce di un pezzo grosso, Sechi, il quale sa come tanti ma molto meglio di altri che in politica la comunicazione è tutto o quasi.

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