CEGLIE MESSAPICA Niente sbandate estive o, peggio, elettorali. Quando Giorgia Meloni, oggi, aprirà il primo Consiglio dei ministri post-ferie la parola d’ordine che trasmetterà al suo governo è «realismo». L’autunno caldo che attende gli italiani tra inflazione e caro carburanti, va affrontato con serietà. Senza minare il percorso, già accidentato, con bandierine elettorali o posizioni irricevibili. «Né richiami né moniti» chiarisce però una fonte ai vertici dell’esecutivo, solo un modo di «gettare le basi» per la finanziaria. Anche se gli uffici del Mef sono a lavoro per circostanziare i margini di manovra (entro il 10 settembre i ministeri dovranno inviare ad esempio una proposta di spending review), coperta e coperture com’è noto sono senza dubbio corte.
Vertice di maggioranza
Vale a dire che quell’atto di «realismo» invocato dalla premier si tradurrà inevitabilmente in più di qualche “no” agli a ministri e alleati di governo.
Un tema ricorrente su cui ci si muove con circospezione sono le pensioni. Le proposte di Matteo Salvini e Antonio Tajani di arrivare a Quota 41 e rivalutare le minime a 700 euro, così come formulate sono difficilmente accontentabili. Tuttavia fino all’ultimo si cercherà il modo di intervenire, almeno in parte. E cioè prorogando quota 103 e alzando la soglia degli assegni almeno a 600 euro. Per il resto (dal ponte sullo Stretto, alla riduzione delle accise sulla benzina fino all’immediata definizione dei Lep) lo spazio è stretto.
Il giro d’orizzonte di oggi lo chiarirà meglio, prima di aprire le danze di un cdm che - per quanto non ufficialmente confermato dalle convocazioni - secondo diversi protagonisti sarà relativamente «rapido».
Al suo interno infatti, assieme a due ratifiche di trattati e due regolamenti di organizzazione, “solo” una norma che sta molto a cuore al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Si tratta dei decreti attuativi per la norma che introduce l’indennità di discontinuità a favore dei lavoratori dello spettacolo. Non solo. Secondo quelle che al momento sono solo voci (il pre-cdm si terrà in mattinata) oggi dovrebbe arrivare anche l’ultimo via libera al Dpcm per rendere operativo il memorandum d’intesa firmato il 10 agosto tra il Mef e il fondo americano Kkr sulla presentazione di un’offerta vincolante al cda di Tim per rilevare fino al 20% della Netco, la società delle rete fissa, con un’operazione da 2-2,5 miliardi. Infine, se Tajani porterà la nomina dell’ambasciatore in Niger e, stando alle dichiarazioni degli ultimi giorni, il vicepremier Salvini dovrebbe mettere sul tavolo anche il dossier dello stop ai veicoli Euro 5 in Piemonte e quello per la tutela dell’equilibrio tra uomo e grandi carnivori (orsi e lupi ad esempio), puntando ad assegnare più poteri agli enti locali.
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