Il premier albanese Rama dopo la visita di Meloni: «È una politica concreta, altro che pericolo fascista»

«Ti aspetto in Italia!», replica Giorgia Meloni, tornata in Italia dopo quattro giorni in Albania. Con lei, ha detto Rama, «abbiamo parlato a lungo di relazioni internazionali» e «di integrazione europea»

Il premier albanese Rama dopo la visita di Meloni: « È una politica concreta, altro che pericolo fascista»
di Riccardo Palmi
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Venerdì 18 Agosto 2023, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 15:54

«Giorgia è incredibile. Possiamo dire che è nata un'amicizia. Ma soprattutto, che lei è una politica concreta, altro che pericolo fascista», dichiara Edi Rama. «Grazie per avermi ospitata nella vostra terra e per la calorosa accoglienza ricevuta, Edi. Ti aspetto in Italia!», risponde Giorgia Meloni. A giudicare dai toni, sembra essere andato per il meglio il soggiorno a sorpresa della premier in Albania, dove è stata ospite del suo omologo Rama per quattro giorni (inizialmente si era ipotizzata una toccata e fuga). A La Stampa, Rama ha dichiarato che «Giorgia voleva riposarsi». E fin qui, nulla che non potessimo immaginare. Molto si è detto e scritto sul senso della visita di Meloni in Albania. Da una parte c'era il bisogno di maggior privacy, che la residenza di Ceglie Messapica non poteva garantire a lei e alla sua famiglia. La stessa Meloni ha denunciato la presenza di droni sulla villa. Dall'altro lato si è provato a dare un senso "politico" a quella che rimane in fin dei conti una visita privata. 

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Relazioni internazionali e integrazione europea

«Abbiamo parlato a lungo di relazioni internazionali - ha dichiarato Rama - ma anche «di integrazione europea, che lei definisce come riunificazione». L'Italia è uno dei grandi sponsor dell'ingresso dei Balcani nell'Ue, tema sul quale da anni si alternano passi avanti a grandi retromarce. E su questa come su altre questioni, Meloni e Macron finiscono per essere su posizioni diverse, con la Francia parecchio ostile all’entrata nell'Ue dei paesi dei Balcani come Serbia, Montenegro, Macedonia del Nord, Bosnia Erzegovina e Kosovo, oltre ovviamente alla stessa Albania. «Giorgia pensa che sia ora di andare al sodo», ha aggiunto Rama. E ancora «abbiamo parlato del progetto dell'acquedotto, che volevano già Andreotti e Berlusconi, dall'Albania alla Puglia». Il premier albanese promuove comunque la linea estera di Meloni: «Dal primo giorno, non ne ha sbagliata una sulla linea della politica internazionale».

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Cena con Blair? «Niente affatto»

Poi però lo stesso premier albanese è intervenuto su un'altra questione sulla quale si è scritto molto in questi giorni: la presunta cena con l'ex primo ministro britannico Tony Blair (ripreso in un video mentre atterra con l'elicottero in Albania negli stessi giorni in cui era presente Meloni). L'ex premier inglese è avvistato spesso in Albania: lo stesso Blair fu da premier un sostenitore del bombardamento Nato contro la Serbia in difesa del Kosovo, paese nel quale oggi vivono quasi esclusivamente albanofoni. Alla cena di Ferragosto, afferma però Rama, Blair «non c'era. Ho visto tanto fantasticare su questo e altro, tipo che (Meloni, ndr) non sia venuta in traghetto, ma con uno jacht di lusso».

Blair invece «è ripartito la mattina del suo arrivo». Lo stesso Rama ha dichiarato di condividere con il politico inglese e consulente inglese una visione politica di sinistra, ma seguendo la cosiddetta "terza via", intermedia tra neoliberalismo e socialdemocrazia. 

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