Emilio Fede «portò la meteorina» Ambra Battilana alle cene di Arcore, condannato a risarcirla con 25mila euro

La ragazza fu una delle invitate alle cene «bunga-bunga» di Arcore al centro dei processi «Ruby»

Emilio Fede «portò la meteorina» alle cene di Arcore, condannato a risarcirla con 25mila euro
di Mario Ajello
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Mercoledì 22 Novembre 2023, 10:15 - Ultimo aggiornamento: 10:29

Le ragazze che dopo un provino in tv, se non accettano approcci sessuali, si sentono dire dall’uomo di potere «allora che cosa siete venute a fare qua?», e preannunciare che non faranno quindi «più niente nel mondo dello spettacolo», sono vittime, «sia pure con più subdole modalità, di violenza contro le donne» che produce «sofferenza psico-fisica». Questo sentenzia il Tribunale civile di Milano, e perciò Emilio Fede è stato condannando a risarcire la ragazza 25.000 euro di danni. Ambra Battilana è una delle invitate alla forse più proverbiale delle cene «bunga-bunga» di Arcore al centro dei processi «Ruby» a Silvio Berlusconi e allo stesso Fede.

Emilio Fede e il risarcimento alla meteorina

 

Il 21 agosto 2010 la giovane, che aveva vinto Miss Piemonte, con l’amica Chiara Danese viene ricevuta in un casting da Fede che, senza alcun saggio lavorativo, offre loro di fare le «meteorine» per ben 3.000 euro a settimana.

La sera dopo arriva subito l’invito a una cena ad Arcore, dove altre ragazze si fanno toccare e toccano, una si ritrova nuda perché le si apre il vestito nella lap-dance, a tavola viene passata una statuetta con un pene enorme, e Ambra e Diana un po’ intimidite vengono arringate dalle altre ragazze a farsi coinvolgere.

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«Ma che dobbiamo fare? Dobbiamo “darla”?», chiede Ambra a Chiara, e le due amiche girano i tacchi, al che il giornalista, contrariato, le fa riaccompagnare a Milano.  Ora la condanna al risarcimento si inserisce nella lunga vicenda giudiziaria di Fede. Che è stato condannato in via definitiva nel 2019 a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione. E anche se non ha scontato la pena in carcere, dice che si è fatto «otto anni (anche per altre vicende) ai domiciliari senza essere colpevole di nulla». Qualche anno fa era stato persino accusato di evasione. Ma il giudice lo ha assolto. L’anziano giornalista non fa che chiedersi: “Ho perso tutto, licenziato, sbattuto fuori dall’ufficio in tre minuti. Perché? A chi dovevo fare spazio? A chi davo fastidio?».

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Il 28 marzo 2012 è stato licenziato da Mediaset. Con Berlusconi proprio per questioni processuali la rottura è stata clamorosa. Ha sempre detto che lui nelle storie di Ruby non c’entrava niente ma a smentirlo sono diverse testimonianze. Fede racconta così il suo ruolo nelle “cene eleganti” del Cavaliere: «Finivano a mezzanotte. Poi io uscivo, andavo all’edicola di piazzale Loreto a prendere i giornali, leggevo le prime pagine e telefonavo a Berlusconi per fargli il resoconto». Ora Silvio non c’è più. E Fede è sempre alle prese con quelle vecchie storie che hanno rovinato tutto.

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