Coprifuoco, cambio orario alle 23 (o a mezzanotte) o cancellato: cosa può accadere dal 15 maggio con la riapertura ai turisti in Italia

Coprifuoco, spostato alle 23 (o a mezzanotte) o cancellato: cosa può accadere dal 15 maggio con la riapertura ai turisti in Italia
di Alberto Gentili
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 13:44 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 09:07

Mario Draghi che si trasforma in testimonial del Belpaese e la decisione del premier per riaprire l'Italia ai turisti stranieri da metà mese (senza più quarantena), sono due segnali che suonano come campane a morto per il coprifuoco. Il capo del governo sa bene che l'Italia sulla ripartenza del turismo si gioca molto, moltissimo. Dal ritorno in vita delle città d'arte, con tutte le attività ecomiche collegate (alberghi, ristoranti, B&B, negozi), alla ripresa del Pil su cui il settore turistico pesa per il 13%. Così, in ambienti di governo danno per scontato per sabato 15 maggio anche un intervento sul coprifuoco.

 

L'andamento dei contagi - Come ormai ci hanno insegnato la pandemia e le regole anti-covid che ne hanno scandito l'evoluzione, tutto dipenderà dall'andamento dei contagi, dalla tenuta delle terapie intensive e dall'avanzamento della campagna vaccinale. Proprio la diffusione dei vaccini tra le classi d'età più a rischio sta però riducendo il numero di ricoveri e ciò permette già ai tecnici del Cts di guardare ai prossimi giorni con maggiore ottimismo. Il momento della verità è fissato per venerdì 14 maggio quando sul tavolo di Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza arriverà il report settimanale.

Quello che fornirà il polso delle riaperture del 26 aprile, i loro effetti sull'epidema. E in base a quel report la "cabina di regia" della maggioranza  emetterà la sentenza sul coprifuoco.

La Lega e gli altri - A dispetto della narrativa di Matteo Salvini, tutti nel governo vogliono ridurre o abolire l'obbligo di rientrare a casa entro le 22. Perfino Speranza, pur fedele alla linea della massima cautela. Ma al contrario del capo della Lega, gli altri leader di maggioranza non trasformano questa misura in uno strumento di propaganda. In ogni caso la convergenza sulla necessità di «ridare respiro al Paese» e alle sue attività economiche, la consapevolezza che con il coprifuoco l'Italia non sarebbe accogliente per i turisti stranieri, rende decisamente probabile un allentamento. C'è chi parla di posticipare il "tutti a casa" alle 23, per permettere a bar e risotoranti all'aperto di lavorare fino alle 22. Chi, invece, propone mezzanotte. E chi vorrebbe cancellare del tutto il coprifuoco. Come finirà si saprà tra sette giorni. Ma è probabile che si vada verso un'abolizione totale.

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