Grillo, Nicola Piovani: «Il padre che soffre? E' quello a cui hanno stuprato una figlia per divertimento»

Grillo, Nicola Piovani: «Il padre che soffre? E' quello a cui hanno stuprato una figlia per divertimento»
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Mercoledì 21 Aprile 2021, 10:16 - Ultimo aggiornamento: 10:31

«Capisco il dolore e il dramma di un padre. Soprattutto di un padre che ha avuto una figlia stuprata da un gruppo di maschi, per divertimento». Con un duro post su twitter, Nicola Piovani, il grande compositore e musicista, irrompe sulla vicenda del figlio di Grillo accusato di stupro e fa il verso alla lettera che Conte ha scritto ieri proprio al fondatore del M5s.

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La lettera di Conte

Dopo le parole di difesa di Beppe Grillo nei confronti del figlio, molto critiicate sia a destra che a sinistra, l'ex premier ha voluto infatti dire la sua: «Sono ben consapevole di quanto questa vicenda familiare lo abbia provato e sconvolto.

Comprendo le preoccupazioni e l’angoscia di un padre, ma non possiamo trascurare che in questa vicenda ci sono anche altre persone, che vanno protette e i cui sentimenti vanno assolutamente rispettati, vale a dire la giovane ragazza direttamente coinvolta nella vicenda e i suoi familiari che sicuramente staranno vivendo anche loro momenti di dolore e sofferenza». Una mossa più che altro politica. Una prova di fedeltà - per evitare che Grillo lo disconosca e si penta di avergli affidato il partito - unita però a una presa di distanza e a uno smarcamento per scongiurare che il movimento venga travolto.

Le critiche

Sono tanti i personaggi famosi che in queste ore hanno criticato le parole di Grillo nel video pubblicato sui social. Parole pesanti, «c’è un video girato da lui e dagli altri amici quella notte, in cui si vede che c’è la consensualità: un gruppo che ride, ragazzi di 19 anni che si stanno divertendo, che sono in mutande e saltellano col pisello di fuori perché perché sono quattro coglioni, non quattro stupratori». Dalla scrittrice Dacia Maraini a Damiano, leader dei Maneskin, gruppo che ha vinto Sanremo, che ha dichiarato «è stupro anche se viene denunciato dopo», al conduttore Francesco Facchinetti .  

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