Beppe Grillo racconta il ricovero: «Mi hanno spostato in camera mortuaria per stare più tranquillo»

«Condizioni disastrose, bisogna riformare la società per riformare la sanità»

Beppe Grillo racconta il ricovero: «Mi hanno spostato in camera mortuaria per stare più tranquillo»
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Lunedì 8 Gennaio 2024, 14:55 - Ultimo aggiornamento: 16:33

Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 stelle, ha deciso di raccontare tramite un post su Instagram il suo ricovero al pronto soccorso che lui chiama “ospedalino” di Cecina. Ha raccontato quali sono le difficoltà degli ospedali in questo periodo e la sua vicinanza, dopo averlo vissuto con la sua pelle, nei confronti dei medici che come dice Grillo: «Lavorare in quelle condizioni per un medico e un infermiere capisco che sia molto difficoltoso».

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Grillo: «In una camera mortuaria per stare più tranquillo»

Beppe Grillo ha raccontato l'esperienza vissuta nell'ospedale di Cecina in un video girato nella casa di Genova e postato su Instagram «Sono uscito da quell'ospedalino di Cecina anche con un'esperienza molto positiva, nel senso che il pronto soccorso, medici, infermieri, barellieri, li ho visti affannarsi, lavorare in un modo strepitoso.

In una corsia dove io a 75 anni ero il più giovane, c'era anche un centenario tra rumori e allarmi che suonavano: io capisco che per medici e infermieri lavorare in quelle condizioni sia molto difficoltoso. Poi mi hanno trovato una cameretta in medicina al primo piano per stare più tranquillo, era quella mortuaria, cioè non stava morendo nessuno, mi hanno detto perché non va lì così sta più tranquillo? E ho detto sì. Mi hanno fatto le analisi, adesso sono a casa e sto bene».

Grillo: «Bisogna combattere la povertà»

Grillo dopo aver visto con i suoi occhi le condizioni dei pronto soccorso, ragiona su come le «disuguaglianze» siano il vero problema della salute. «Quando parliamo di salute dobbiamo inevitabilmente parlare di società, di ambiente, di alimentazione, di urbanistica. Ridurre la povertà e migliorare la società. La salute dei più poveri deve raggiungere lo standard dei più ricchi, per farlo abbiamo bisogno di sociologi, antropologi, architetti, perché dentro c'è tutto, c'è l'energia, quello che mangiamo, come ci muoviamo, le scelte che compiamo».

Il fondatore del Movimento 5 stelle ha inoltre aggiunto: «L'80% sono malati da medico di base, poi c'è la paura dei medici, l'eccesso di diagnostica. Fanno migliaia di esami, perché il paziente li vuole, ma la metà non servono a niente. Poi c'è l'invecchiamento della popolazione: in media un anziano consuma otto farmaci al giorno, l'ultima settimana di vita di un anziano costa al sistema sanitario come tutta la sua vita». Beppe Grillo ritiene sia necessario: «Separare sanità e salute. La salute è politica, e la differenziazione tra ricco e povero è la chiave della politica, bisogna riformare la società per riformare la sanità. Conviene, oltre che dal punto di vista umano, anche dal punto di vista economico, portare i poveri verso la ricchezza, perché i poveri non possono curarsi, si ammalano di più e quindi gravano sul sistema sanitario. Bisogna togliere questa grande differenza con un reddito di base, un lavoro, un ambiente salubre. Nella salute c'è dentro tutto, la politica della società, è lì che bisogna intervenire. Non cominciare a intervenire sulla povertà è uno spreco economico pazzesco».

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